ll presidente russo Vladimir Putin (nella foto) ha firmato il 5 agosto un decreto che vieta le importazioni di alcuni prodotti agricoli e alimentari per un anno. Sono colpite le esportazioni di quei Paesi che hanno imposto sanzioni alla Russia dopo la crisi ucraina. Il decreto, dal titolo "Sull’applicazione di alcune misure economiche speciali per la sicurezza della Federazione Russa", è immediatamente esecutivo.
Il bando è totale sull’ingresso di carni bovine e suine, pollame, pesce, formaggi e latticini, frutta e verdura. il documento cita come Paesi da bandire Australia, Canada, Unione Europea, Stati Uniti e Norvegia. La Russia cercherebbe di garantirsi comunque le forniture, incrementando per esempio le importazione dall’amica Serbia per supplire, in parte, al blocco imposto alla Polonia, importando di più dalle repubbliche dell’Asia caucasica e centrale e, soprattutto, dalla Cina. Certo è che, se il blocco – che oggi appare soprattutto una minaccia – dovesse durare davvero un anno e comprendere l’ortofrutta europea nel suo insieme, i supermercati e i negozi di Mosca e San Pietroburgo non potrebbero più offrire la qualità che oggi viene assicurata dalle produzioni europee. Anche le importazioni dall’Emisfero Sud, che sbarcano normalmente a San Pietroburgo, potrebbero essere colpite, visto che Paesi come Nuova Zelanda e Sudafrica hanno criticato la politica di Mosca in Ucraina.
La Russia importa il 40% dei prodotti alimentari che consuma, 43 miliardi di dollari in totale nel 2013. Una quota cresciuta otto volte dal 2000, il primo anno di potere per Putin. Per l’Unione Europea, il mercato agroalimentare russo copre il 9,9% del totale delle esportazioni nella Federazione. Nel 2013 l’export in questo settore ha raggiunto un valore di 11,8 miliardi di euro. Il prezzo da pagare per i produttori europei cambia naturalmente in base al peso del mercato russo: per la frutta rappresenta il 27% delle esportazioni Ue, per la verdura il 21,5%.
Un ampio articolo sulla Russia appare sul numero di luglio/agosto del Corriere Ortofrutticolo, in distribuzione in questi giorni.
