RUFFATO: “ALLO STUDIO UNA LEGGE PER RIORDINARE AGROMERCATI VENETI”

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Mettere ordine ai centri agroalimentari veneti con al centro Verona e Padova e con la Regione ente promotore di interventi, per la creazione di infrastrutture e di sostegno agli investimenti proposti dai mercati. Questa la base del progetto di legge su cui sta lavorando Clodovaldo Ruffato (nella foto), presidente del Consiglio regionale veneto, in visita ieri mattina a Veronamercato.

"Verona e Padova sono i due agromercati più importanti del Veneto – puntualizza Ruffato intervistato da L’Arena – tra i primi a livello nazionale con 900mila tonnellate di merce movimentata ogni anno; e un volume d´affari di circa un miliardo di euro, generati in buona parte dagli scambi con i Paesi dell´Est europeo". Insieme, i due centri leader nel commercio di ortofrutta stanno cercando di penetrare i mercati della Russia, dell´ex Jugoslavia, dell´Albania.

"Le nostre due realtà insieme contano oltre un centinaio di grossisti», conferma Erminia Perbellini, presidente di Veronamercato. "Cerchiamo di fare massa, in alcuni casi anche con l´agrimercato di Treviso, cui abbiamo partecipato alla fiera di settore a Madrid, Fruit Attraction, per proporci alla gdo europea, con il valore aggiunto della qualità made in Italy, in concorrenza con Spagna ed Olanda, nostri principali competitori".

"In questo contesto, ad esempio, VeronaMercato ha attivato una piattaforma ad Amburgo, il Maap di Padova (che gareggia per risultati economici con Verona e ha chiuso il 2012 con un utile ante imposte di circa 500mila euro; +156,8% rispetto al 2011, ndr), a Tirana. Insieme andranno a Kiev. Oggi in pratica non è più il cliente straniero a bussare ai nostri mercati, come accadeva prima, ma siamo noi a dover andare da loro. Per facilitare queste azioni, occorre però garantire un sostegno agli operatori", ribadisce Ruffato.

Al cambiamento di scenario corrisponde il bisogno di intervenire sull´impianto normativo. "Legge veneta di riferimento è la numero 20/79, che disciplina i mercati all´ingrosso (ortofrutta, pesce, ecc, ndr) e che dopo 34 anni è superata", riprende Ruffato. "Già nel corso della precedente legislatura avevo tentato di modificarla presentando, nel 2008, un progetto di legge, il numero 360. Adesso dobbiamo riprovarci con un nuovo progetto di legge, che dovrebbe essere pronto entro il mese".

La modifica è urgente anche perché tutte le competenze sugli agromercati sono passate alle regioni. Tra i punti qualificanti della proposta, incentivare le aggregazioni tra mercati ortofrutticoli regionali per internazionalizzare, garantire sostegno economico agli investimenti delle strutture all´ingrosso con l´istituzione di un fondo di rotazione, individuare nuovi collegamenti aerei a costi contenuti per il trasporto della merce in Medio Oriente e nei Paesi Arabi (al momento l´ortofrutta veneta passare da Amsterdam).

Il progetto di legge dovrebbe anche gettare le basi di una stabile programmazione regionale dei mercati e agromercati, con la possibilità di istituire, ampliare, ammodernare o ristrutturare le realtà esistenti. L´adesione al sistema regionale, che assicurerebbe l´accesso, ad esempio, al fondo di rotazione, sarebbe subordinata alla verifica periodica del raggiungimento o alla conservazione nel tempo di standard di qualità minimi fissati dalla programmazione. (fonte: L’Arena)

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