Avvocato quarantanovenne di Canicattì, titolare di due moderne aziende nell’agrigentino e nel ragusano a prevalente indirizzo ortofrutticolo, olivicolo e viticolo, Rosario Marchese Ragona (nella foto al centro) è il nuovo presidente di Confagricoltura Sicilia, l’organizzazione agricola che associa le imprese più orientate alle dinamiche dei mercati e che garantiscono i più elevati livelli occupazionali.
La nomina è avvenuta per acclamazione nel corso dell’Assemblea Generale dei delegati regionali convocata per procedere al rinnovo delle cariche sociali. Vice presidenti sono stati eletti Maria Pia Piricò, cerealicoltrice del nisseno, nonché presidente di Confagricoltura Donna Sicilia, ed Antonino Pirrè, presidente di Confagricoltura Ragusa.
Rosario Marchese Ragona raccoglie il testimone da Ettore Pottino, giunto a conclusione del suo secondo mandato ed eletto per acclamazione Presidente onorario. L’Assemblea gli ha inoltre rivolto un caloroso e sentito ringraziamento per quanto fatto durante la sua presidenza e, in particolare, nel periodo dell’emergenza Covid 19, dove è ripetutamente intervenuto per la soluzione dei numerosi rebus burocratici legati alla concessione dei ristori.
Il neo presidente, che all’interno dell’organizzazione regionale ha ricoperto tutte le posizioni di vertice partendo dall’Anga (Associazione dei Giovani Agricoltori) provinciale prima, regionale e nazionale, come componente di giunta, fino ad arrivare alla presidenza di Confagricoltura Agrigento ed alla vicepresidenza regionale, ha manifestato l’intenzione di voler aprire un cantiere con la partecipazione di tutti i quadri dirigenti per cercare di modellare l’associazione alle nuove esigenze degli agricoltori siciliani, chiamati ad operare in un contesto sempre più “smart”, tecnologico e “verde”, come tra l’altro indicato dalla PAC per il nuovo settennio di programmazione.
Nel suo discorso di insediamento ha anche ricordato le numerose emergenze del settore che hanno come denominatore comune il cambiamento climatico, fattore che incide sulla redditività delle aziende sia direttamente, attraverso la distruzione degli impianti e delle produzioni, che indirettamente. L’eccessivo innalzamento dei costi di produzione dovuti anche al post Covid ed alla carenza di materie prime, interessa tutti i comparti alla vigilia della nuova campagna, ma anche in questo momento si lamentano gravi problemi di ordine commerciale.
Da agricoltore della provincia più assetata della Sicilia, ha quindi espresso l’auspicio che presto possa giungere a conclusione la lunga e tormentata vicenda dei consorzi di bonifica, attraverso l’approvazione del disegno di legge governativo che da più di tre anni è rimasto incagliato nelle sale del Parlamento siciliano.
In ultimo, ha affrontato l’argomento che più, nel corso degli ultimi anni, ha seguito da vicino quale componente del Comitato di Sorveglianza, ovvero l’attuazione del Piano di Sviluppo Rurale, un programma che, nonostante sia articolato in mille rivoli che distolgono importanti risorse finanziarie agli investimenti, rappresenta uno strumento indispensabile e necessario per aiutare le imprese siciliane ad essere più competitive, sia in termini di efficienza che di qualità della produzione.
Oltre al presidente ed ai vice presidenti eletti dall’Assemblea, l’organismo direttivo di Confagricoltura Sicilia risulta composto da Gianfranco Lombardo, presidente dell’Unione provinciale di Caltanissetta, Giuseppe Nicotina, presidente di Messina, Gian Corrado Fatta, presidente di Palermo, Girolamo Ferla, presidente di Siracusa, e dai commissari delle Unioni di Catania, Marino Scappucci, e di Trapani, Natale Gentile.
Le congratulazioni del direttore di Confagricoltura Ragusa
“Al neo-presidente Marchese Ragona, ai vice-presidenti Piricò e Pirrè e al nuovo direttivo regionale, le più vive congratulazioni e gli auguri di buon lavoro da parte dell’Unione di Ragusa”: così il Direttore di Confagricoltura Ragusa, dott. Giovanni Scucces. “Siamo certi che il nostro presidente provinciale, da oggi anche vice-presidente regionale, saprà mettere in campo la stessa dedizione e la stessa competenza con cui ha portato avanti la nostra Unione in questi anni, con particolare attenzione ai temi della formazione d’impresa continua, del rinnovamento generazionale e della digitalizzazione, costituendo un valido supporto alla necessaria opera di rinnovamento che il presidente Ragona, insieme alla sua squadra, dovrà portare avanti, negli interessi della nostra Organizzazione e degli imprenditori agricoli siciliani che rappresentiamo”.