ROMAGNOLI: PER LE PATATE UN’ANNATA PROPIZIA

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“Per le patate il 2015 potrebbe essere un anno molto soddisfacente, di pieno riscatto rispetto alla scorsa annata. Non si getti al vento questa opportunità con un brusco abbassamento dei prezzi”. A lanciare l’appello è Roberto Chiesa, direttore commerciale di Romagnoli. Secondo il manager dell’azienda bolognese campagne come questa vanno gestite con attenzione e lungimiranza.

Anche perché i primi segnali non sono positivi: “Molti commercianti stanno già ponendo sul mercato prodotti confezionati con quotazioni troppo basse. Le previsioni parlano di una campagna con poca disponibilità di prodotto”, spiega Chiesa. “Nel periodo estivo il consumo di patate rimane limitato per la tipologia di prodotto, più adatta al periodo autunnale e invernale. Non è di certo abbassando i prezzi che si stimolano i consumi. I prezzi insomma vanno sostenuti non avviliti. Con questo – sottolinea Chiesa – non voglio assolutamente speculare sul mercato o creare cartelli sul prezzo. Piuttosto bisognerebbe ragionare sul fatto che puntando alle vendite immediate, a tutti i costi, con quotazioni al ribasso, in primo luogo non si riescono più a risollevarle e in secondo luogo non si valorizza un prodotto che quest’anno potrebbe dare diverse soddisfazioni. Meglio attendere il momento buono: abbiamo dieci mesi davanti”. L’annata si prospetta piuttosto favorevole grazie alla fine delle scorte del prodotto vecchio in Nord Europa e alla conclusione della stagione – positiva – della novella. “Ora (17 luglio, ndr) l’Emilia Romagna entra in un periodo ottimo, con il mercato completamente vuoto”, spiega il manager di Romagnoli. Le quotazioni sono partite con 30 centesimi al chilo in Emilia Romagna e 20-22 centesimi in Veneto per un prodotto di buona qualità, come nel Ferrarese (partito a fine giugno con valori attorno sempre ai 30 centesimi). Nel Bolognese si è partiti a 30 centesimi come primo prezzo, “e oggi (17 luglio, ndr) a 24-25 cents in campagna. Il problema, nonostante standard di qualità buoni, sono le rese variabili, dovute al clima particolarmente piovoso tra marzo e aprile che ha compromesso buona parte dei seminativi”. Che l’annata delle patate possa essere davvero propizia lo dice anche l’andamento commerciale delle novelle. “Una campagna da ricordare – commenta Chiesa. Le indicazioni dello scorso autunno, tra ottobre e novembre, lasciavano presagire una stagione con una sensibile riduzione delle superfici, con un’offerta non pressante, prezzi buoni ma mai speculativi. Tutte condizioni che si sono regolarmente verificate”. Da una parte la Puglia ha collocato pochissimo prodotto mentre le ottime performances della Sicilia, che ha collocato il prodotto da fine maggio in poi con grandi soddisfazioni, ha creato una “rampa di lancio” per Emilia Romagna e Veneto sul prodotto tradizionale. “Il mercato delle novelle si chiude senza scorte. Quindi ci sono come detto buoni presupposti anche per il Nord Italia grazie anche alla riduzione delle aree coltivate”. Si parla di un -8-10% sul 2014 a livello nazionale, -10% dell’Emilia Romagna, stabile il Veneto, -30% Napoli”. Sulla novella confrontando il 2014 con il 2015 anche dal punto di vista dei prezzi la differenza è notevole, con quotazioni quest’anno superiori tra il 50 e il 60%. I valori sono partiti a 55 centesimi al chilo e conclusi a 45 cents con una media attorno ai 46-47 centesimi. Lo scorso anno dai 45 cents iniziali si è finito racimolando appena 10-12 cents al chilogrammo. Ora per i produttori di patate da consumo c’è un’altra occasione da sfruttare e chiudere un’annata da incorniciare. “Dipende da noi fare andare nel verso giusto anche questa campagna”. Emanuele Zanini

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