ROBERTO GRAZIANI RICORDA L’AMICO VINCENZO STRAVATO: “SERIO E CAPACE”

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Ha sollevato emozione e profondo cordoglio nel mondo dell’ortofrutta la scomparsa il 21 agosto scorso di Vincenzo Stravato (nella foto, 26/04/1941 – 21/08/2024).

Nel 1957, all’età di 16 anni Vincenzo si trasferisce in Germania e lavora per una ditta americana che si occupa di costruire cisterne per il contenimento del petrolio estratto dai pozzi petroliferi. Inizia come operaio e finisce il suo percorso presso l’azienda come ispettore e responsabile dei reparti in cui lavora spostandosi, di volta in volta, in Africa, Germania, Norvegia ed Olanda. Nel 1970 torna in Italia ed apre un’officina idraulica. Nel 1974 nasce TO.Co.Met. Torniture Costruzioni Metalmeccaniche fondata insieme al fratello Gerardo (Tonino) ed a cui si unisce poi il socio Rizzi Antonio. Nel 1979 nasce la MAPLO Macchine Attrezzature per Lavorazione Ortofrutta, fondata da tutti e tre i soci Vincenzo Stravato, Gerardo Stravato (Tonino), Antonio Rizzi. Nel 1990 nasce Icoel Industria Costruzioni Elettromeccaniche sempre sotto la guida di tutti e tre i soci. Nel 1997 e 1999 i tre soci si separano tenendo ognuno per se la società a cui sentivano di appartenere maggiormente: Antonio Rizzi e la sua famiglia proseguirono il loro cammino con la società To.Co.Met; Gerardo Stravato (Tonino) e la sua famiglia proseguirono il loro cammino con la società I.Co.El; Vincenzo e la sua famiglia proseguirono il loro cammino con Maplo. Alla morte di Vincenzo, i figli Claudia J., Sylvia D., M.Jeanette e Gianni proseguono insieme nella gestione della MAPLO.

Il titolare di Graziani Packaging, Roberto Graziani, ricorda pubblicamente la figura dell’amico imprenditore Vincenzo Stravato. “Ci conoscemmo a metà degli anni ’80, e da subito mi rimase chiara la sua forte impronta di grande serietà e correttezza, anche commerciale. Da allora abbiamo sempre avuto una forte e trasparente collaborazione. Vincenzo ha percorso nel tempo una carriera sempre in evoluzione, prima con soci, e poi con i figli ed alcuni fedeli collaboratori”.

“Lo voglio ricordare – conclude Graziani – perché pur essendo operativo e conosciutissimo soprattutto nel proprio territorio laziale, in realtà era molto stimato anche a livello nazionale, lavorando e collaborando con diverse aziende, come la nostra. Voglio rimarcare davvero oltre alle capacità imprenditoriali, questa serietà e correttezza che lo contraddistinguevano, come in rari casi succede”.

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