RIVOIRA LANCIA IL PROGETTO SUL KIWI GIALLO CON UN NETWORK EUROPEO

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Il gruppo Rivoira investe sul kiwi giallo con un nuovo ambizioso progetto. Nella giornata inaugurale di Macfrut l’azienda piemontese lancia una nuova sfida nel comparto dell’actinidia con due nuove varietà, una precoce, al momento denominata con la sigla 076, e una medio-tardiva (022). In fase di sperimentazione, tra l’altro, ci sono altre 6-7 selezioni che potranno aggiungersi alle du già lanciate.

All’evento organizzato in fiera, Marco Rivoira, amministratore delegato del gruppo piemontese, e Gerhard Dichgans, manager altoatesino, già direttore del Vog e ora consulente di Rivoira, hanno presentato il nuovo progetto che punta su due nuova cultivar, “dalle potenzialità enormi”, come sottolineato da Rivoira durante l’evento a cui ha partecipato tra gli altri anche Raffaele Testolin dell’università di Udine, protagonista nel progetto di breeding.

La “076”, come spiegato nel dettaglio di Zisis Manossis, partner del progetto, è una varietà molto precoce, che matura già a metà settembre, in un periodo in cui c’è poca disponibilità di prodotto. Dalla polpa giallo brillante, questa tipologia, è stato spiegato, ha caratteristiche “di altissima qualità, con una sostanza secca di oltre il 19%, e un grado brix di almeno 8-9 punti, con buona tolleranza alla batteriosi”.

Anche la “022”, come illustrato da Laura Zeoli, partner del progetto, che come periodo di raccolta si estende dal 10 al 25 ottobre, ha caratteristiche particolari, “con assenza di cascola e un’alta produttività e lunga conservabilità, superiore ai 150 giorni, senza difetti”.

Attraverso queste due varietà, è stato sottolineato, la presenza sul mercato va da ottobre a maggio e, grazie alla presenza nell’emisfero sud, si può estendere per 12 mesi all’anno.

 

Il progetto prevede un network europeo con un gruppo di aziende licenziatarie per 1.500 ettari complessivi: 800 ettari in Italia, 300 in Francia, 200 ettari ciascuno per Spagna e Grecia.

Ogni socio sub-licenziatario ha 150 ettari di area dedicata: Apo Scaligera (Zevio, Verona), Clementi, Laives, Bolzano), Innatis, Angers, Francia), Kiwi Uno (Gruppo Rivoira, Verzuolo. Cuneo), Peviani (Siziano, Pavia), Savajols (Saint Rambert d’Albon, Francia), Surexport (Siviglia, Spagna), Zeus Kiwi (Katerini, Grecia), Zeoli Fruit (Cisterna di Latina). A questi si aggiungono 50 ettari di prodotto biologico di Op Armonia (Battipaglia) e altri 50 ettari ciascuno per Arta Gold e Agrihold (Valencia, Spagna).

Marco Rivoira

Nel 2022 sono stati piantati i primi 140 ettari tra Grecia e Italia, mentre quest’anno sono previsti altri 220 ettari, altri 200 l’anno prossimo e quindi 160 nel 2025 e 100 nel 2026. Il masterplan prevede di raggiungere 3.500 ettari entro il 2032, con 1.900 ettari coltivati in diverse aree dell’Europa (1000 ettari in Italia, 300 ettari ciascuno tra Spagna-Portogallo, Frrancia e Grecia) per un potenziale produttivo di 60mila tonnellate. A questi si aggiungono 750 ettari in Cile, 500 ettari negli USA, 200 in Sud Africa e 50 in Australia.

Nei prossimi mesi verrà lanciato il brand con cui proporre a livello commerciale le due varietà, con una presentazione ufficiale in occasione della prossima edizione di Fruit Attraction a Madrid il prossimo ottobre.

Gerhard Dichgans

“I primi test effettuati con alcuni clienti hanno dato risultati straordinari – ha sottolineato Rivoira – grazie alla qualità, al sapore e alla costanza che siamo in grado di garantire. L’anno prossimo sarà il primo vero anno di lancio commerciale”.

Emanuele Zanini

emanuele.zanini@corriere.ducawebdesign.it

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