“RIPRESINA” DELLE VENDITE A NATALE E CAPODANNO, +2% PER L’ORTOFRUTTA

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Ad un mese dall’inizio del periodo delle feste, tempo di consuntivi per le vendite di prodotti alimentari. Alla fine di un anno di calo generalizzato, nelle settimane di Natale e Capodanno, le vendite, dalla macelleria all’ortofrutta, hanno complessivamente tenuto, mettendo a segno un leggero aumento del volume del venduto.

Le vendite arrivano – a secondo della zona o del settore – fino al 10%. Un incremento insufficiente a rimediare un 2012 estremamente difficile, ma anche una ‘ripresina’ – dovuta alla vocazione ‘casalinga’ delle celebrazioni di quest’anno, evidenziata dal sondaggio Confesercenti-SWG – che conclude in maniera positiva l’anno. È questo lo scenario che emerge da un’indagine consuntiva condotta da Confesercenti in tutta Italia.

Bene frutta e ortaggi soprattutto se acquistati nei mercati. Il settore mette a segno una crescita del 2% delle vendite, per una spesa media di 20 euro. Prodotti più venduti quelli stagionali.

La vocazione ‘casalinga’ mostrata dagli italiani per queste feste ha fatto registrare una piccola inversione nelle vendite di prodotti alimentari, anche se non omogeneamente in tutto il Paese. A Roma si segnala un andamento più piatto mentre nel Nord si è verificato un piccolo aumento (5%) ma solo nel mese di dicembre e soprattutto a ridosso delle feste. Variazione minima, ma positiva (+1%) al Sud, dove a fare da traino sono state le offerte speciali e gli sconti che hanno compensato il mancato ritorno degli immigrati per le feste natalizie. I prodotti più venduti sono quelli della tradizione, ma c’è stato interesse anche per formaggi e salse. In calo i salumi. La spesa media si è attestata sui 30 euro.

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