RIFORMA DELLE INDICAZIONI GEOGRAFICHE, SICILIA PROTAGONISTA: “CONSORZI FONDAMENTALI PER SVILUPPO E SOSTENIBILITÀ DEI TERRITORI”

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A poche settimane dall’inizio della campagna dell’arancia Rossa IGP, l’omonimo Consorzio ha organizzato oggi a Catania, all’interno della prestigiosa location di Palazzo Biscari, il convegno “La riforma: rafforzare il ruolo dei Consorzi come motore dello sviluppo e della sostenibilità dei territori”, in vista della rivisitazione, in Europa, della classificazione di 3.500 prodotti a marchio DOP e IGP per un valore europeo di 71 miliardi di euro.
Al convegno–workshop, moderato da Stefano Zurlo, inviato de Il Giornale, hanno preso parte Cesare Baldrighi, presidente di OriGIn Italia, Leo Bertozzi, board di OriGIn EU, Roberta Cafiero, dirigente del ministero delle Politiche Agricole e responsabile del programma qualità certificata e tutela delle indicazioni geografiche prodotti agricoli, Massimo Todaro, presidente dell’associazione dei Consorzi delle Denominazioni di Origine Siciliana – DOS Sicilia, Arianna Di Sanno, avvocato dello Studio De Tullio & Partners di Roma, Maria Chiara Zaganelli, direttrice generale ISMEA, Anna Trettenero, imprenditrice agricola esperta in “Crediti di Carbonio”.
Dario Cartabellotta
E ancora, Dario Cartabellotta, direttore generale dell’assessorato Agricoltura della Regione Siciliana, Luigi de Vecchi, Presidente e Fondatore Fondazione Sylva, Elisabetta Raparelli, Tecnico Ricerca CREA Agricoltura e Ambiente, Elena Eloisa Albertini vicepresidente del Consorzio di Tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP e Gerardo Diana, presidente del Consorzio di Tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP.
A far da contorno la mostra “Pizzi, cromi e incarti del primo Novecento dell’Arancia Rossa di Sicilia”, collezione del professore Antonio Catara, e tanti prodotti trasformati di arancia rossa IGP.
Gerardo DIana
“Il Consorzio ha il compito di tutelare e promuovere l’arancia rossa di Sicilia IGP – ha affermato Gerardo Diana, presidente del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia IGP – che non è solo un agrume da valorizzare, ma ha un comparto da tutelare. Consorzio, produttori, trasformatori, confezionatori e GDO devono giocare una partita insieme”.
Diana ha aggiunto: “Il 78% delle famiglie comprano all’interno della GDO con cui abbiamo instaurato un co-branding. Con la crisi tutti i costi sono visibilmente aumentati, e nell’attesa del ponte sullo Stretto, il Governo dovrà velocizzare i tempi di traghettamento per i camion perché oggi il mondo si basa sui secondi, e i nostri mezzi, non possono aspettare quasi due ore per raggiungere l’altra sponda. Vanno realizzate infrastrutture che consentano di poter viaggiare velocemente salvaguardando il prodotto”. “Il clima – ha aggiungo Diana – non aiuta, e tutti i produttori stanno irrigando a costi molto alti. In pochi sanno che cerchiamo di mantenere le piante sempre verdi anche per tutelare le api grazie alla quali è possibile avere un meraviglioso miele d’arancia”.
Il cambiamento climatico e la tutela del pianeta sono stati i grandi protagonista della giornata.
Anna Trettenero
Anna Trettenero, esperta in Crediti di Carbonio, ha spiegato come la “carbon farming”, durante questa crisi energetica, sia un’alternativa per assorbire i gas serra e ridurre gli sprechi: “La Comunità Europea con la carbon farming vuole non solo ridurre le emissioni ma anche promuovere soluzioni per riciclare il carbonio in modo sostenibile, così da renderlo neutrale entro il 2050. Tutto ciò è molto appetibile perché, vi è possibilità di accedere ad un mercato di crediti di carbonio ottenendo un riconoscimento economico per il servizio sistemico generato”.
Tante le iniziative che si prefigge il consorzio per tutelare l’arancia rossa IGP, sfruttando i fondi attuali per la promozione e creandone di nuovi. In segno di forte legame con l’Etna, le cui escursioni termiche aiutano questo agrume a essere così unico, l’arancia rossa, nelle prossime settimane, sarà portata sul vulcano, che attualmente, a causa delle ultime eruzioni, è diventato più alto della Marmolada.
Giuliana Avila Di Stefano

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