“Il voto del Parlamento europeo sancisce un momento importante per lo sviluppo del sistema delle Indicazioni Geografiche in UE. Potremo finalmente disporre di un riferimento normativo unico che consentirà agli Stati membri di strutturare al meglio la governance delle Indicazioni Geografiche, costruendo percorsi credibili, sostenibili e capaci di valorizzare al meglio il tessuto socio-economico da cui i prodotti di qualità hanno origine. Quello delle IG europee si appresta sempre di più a diventare un modello economico vincente da esportare in tutto il mondo”.
Così il presidente di Confcooperative Fedagripesca Carlo Piccinini (nella foto) commenta l’approvazione definitiva al Parlamento Europeo della riforma delle Indicazioni geografiche (IG) dopo quasi tre anni di negoziato.
“È stato un percorso virtuoso lungo tre anni quello che ha portato alla riforma delle IG, che è stato gestito al meglio dal relatore Paolo De Castro: il compromesso finale tiene conto dell’esperienza italiana nella gestione delle Indicazioni Geografiche, la più virtuosa a livello europeo. A questo proposito è essenziale che il nostro sistema dei Consorzi non subisca modifiche sostanziali, ma che venga piuttosto migliorato attraverso il recepimento di alcuni elementi presenti nel testo comunitario che supportano un ulteriore sviluppo del ruolo dei Consorzi, della protezione delle denominazioni, anche sul web, e della sostenibilità delle filiere certificate”.
Il sistema cooperativo italiano ha partecipato proattivamente alla definizione del Testo Unico proprio in considerazione del suo forte coinvolgimento nel mondo delle IG. La cooperazione rappresenta una media del 70% della produzione dei principali formaggi DOP, il 52% dei vini DOP e il 65% quelli IGP, oltre a garantire la produzione certificata di buona parte dei prodotti ortofrutticoli a Indicazione Geografica.