L’operazione GF Group – Glenalta Food, mirata a costituire una nuova società, la Orsero SpA, quotata in borsa, passando prima dall’incorporazione di GF Group in Glenalta, è stata illustrata oggi a Milano in un meeting molto affollato, organizzato da Glenalta e riservato ai potenziali investitori. L’operazione – a quanto si è appreso – dovrebbe concludersi entro il 30 giugno 2017. Alla fine il flottante in Borsa dovrebbe superare il 45%, la quota della famiglia Orsero dovrebbe essere intorno al 48% e il rimanente restare in capo ai traghettatori. Il significato di tutto è semplice: chiudere definitivamente la partita dell’indebitamento di GF Group, provocata da investimenti errati compiuti tra il 2000 e il 2006 in settori diversi dall’ortofrutta, e rilanciare nel core-business, dove gli affari sono migliorati già nel 2015 e ancora nel primo semestre di quest’anno e dove le ambizioni di Orsero sono chiare ovvero gestire e incrementare la leadership nella importazione e distribuzione della frutta in tutta l’Europa meridionale (Italia, Spagna, Francia, Grecia e Portogallo). Il brand è e rimarrà F.lli Orsero.
“Vogliamo crescere – ha detto esplicitamente Raffaella Orsero (nella foto), presidente di GF Group e pilastro della proprietà – attraverso una politica di acquisizioni ed entrando in settori contigui al nostro come quello della frutta secca”. “Sono convinta che abbiamo intrapreso la strada che fa il bene dell’azienda”.
“Puntiamo a imporre la leadership del nostro brand in tutto il nostro bacino di vendita, partendo dall’ananas in particolare e dalla frutta fresh-cut, un segmento che siamo capaci di gestire e che è assolutamente promettente. Ma non trascureremo il resto, che non è poca cosa perché gestiamo 300 referenze diverse, a partire dall’importazione di banane, che però peseranno meno nel futuro”, ha precisato Paolo Prudenziati (nella foto a fianco), ad di GF Group e uomo-chiave dell’operazione che segna davvero una svolta nella vicenda imprenditoriale degli Orsero.
Luca Giacometti, vicepresidente di Glenalta Food, ha illustrato il posizionamento competitivo di GF Group a livello globale. Nella commercializzazione della frutta fresca solo Chiquita, Del Monte, Dole e Fyffes hanno un fatturato superiore, con Orsero, al quinto posto nel mondo, che sfiora i 700 milioni di euro mentre chi gli sta sopra, nella quarta posizione, appunto l’irlandese Fyffes, si aggira sul miliardo di euro. I ricavi di GF Group nel primo semestre 2016 sono pari a 340 milioni di euro.
GF Group gestisce 500 mila tonnellate di prodotto all’anno e conta su 2.000 dipendenti di cui 1.000 in Europa, gli altri nelle proprietà in America Latina (Costarica, Messico, Argentina). Giacometti ha dato merito a Raffaella Orsero per il cammino compiuto, ai vertici del gruppo, dal 2013: accordo con il sistema bancario, rinnovamento del management, vendita delle proprietà non strategiche.
Paolo Prudenziati, in uno dei suoi interventi, ha svelato una interessante strategia per il futuro: crescere nel Centro-Sud italiano per rispondere alla crescita della GDO in quell’area.
In definitiva, l’operazione Glenalta, su cui dovremo presto tornare, non riguarda solo GF Group – prima realtà imprenditoriale del settore ortofrutticolo a entrare in Borsa nel nostro Paese – ma è inevitabilmente un segnale per tutto il settore ortofrutticolo italiano, che dovrà fare i conti con quanto illustrato oggi a Milano, così come aveva risentito (e in alcuni casi approfittato) delle passate distrazioni del Gruppo di Albenga, nato dalla genialità di Raffaello Orsero.
Antonio Felice