Il radicchio è uno dei pochi ortaggi che in questo momento critico per l’economia non solo tiene bene le posizioni, ma le migliora e lascia intuire per il futuro un notevole sviluppo. Il trend è positivo sia in termini di produzione che di prezzi (+4 per cento nello scorso anno rispetto al 2011), di consumi (+2 per cento) e di esportazioni (+4 per cento, con una crescita di valore dell’8 per cento).
Sono i dati elaborati e diffusi dal CSO (Centro servizi ortofrutticoli) di Ferrara che prevede nel futuro una ulteriore crescita. Il Veneto conferma il primato nel settore. Dati, situazione di mercato e prospettive sono stati esaminati da OPO Veneto, l’organizzazione di produttori con sede centrale a Zero Branco (Treviso), che tratta il 12 per cento del radicchio prodotto nel Veneto.
"Il radicchio – rileva il direttore di OPO Veneto Cesare Bellò – rappresenta in assoluto il prodotto che caratterizza e qualifica l’offerta commerciale della nostra struttura. L’andamento positivo che registra il settore in generale trova ampia conferma nelle cifre di OPO Veneto, che segnano un miglioramento ancora più accentuato. Ci caratterizziamo per l’offerta completa dei ‘magnifici 5 radicchi del Veneto’ e ci distinguiamo per il radicchio tardivo di Treviso e variegato di Castelfranco che portiamo sempre più anche all’estero, ma il nostro obiettivo è rappresentare in termini di assoluta qualità tutti i radicchi Igp del Veneto. Per questo abbiamo rafforzato la presenza nelle province di Venezia, Rovigo e Padova. In fondo, il radicchio è un ortaggio ‘giovane’, ancora poco conosciuto fuori del suo territorio, che mantiene tutte le promesse di gusto e di qualità. C’è dunque spazio per una ulteriore crescita". (fonte: Ortoveneto.it)