RADICCHIO DI CHIOGGIA: “RILANCIARE L’IGP E PROGRAMMARE LA PRODUZIONE”

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Per il radicchio di Chioggia la fusione “per incorporazione” della Cos (Cooperativa ortolani di Sottomarina) in OPO Veneto (organizzazione di produttori) fa intravvedere interessanti opportunità, che sono state ampiamente illustrate nelle due assemblee straordinarie, convocate per approvarla. Molto caloroso il consenso, segno che i tempi erano maturi per il passaggio.

Adesso le due cooperative formano una unica realtà. I presidenti Francesco Daminato (Opo Veneto) e Arduino Boscolo Meneguolo (Cos) hanno spiegato le ragioni che sono alla base della decisione di unirsi, i vantaggi che ne derivano, le possibilità che si prospettano. Nessuna perplessità sostanziale o osservazioni critiche, tutto si è svolto secondo il percorso tracciato dai rispettivi Consigli di Amministrazione.

Si uniscono due entità che hanno nel radicchio il loro punto di forza. Il rosso tondo, precoce e tardivo, che si può chiamare di Chioggia se aderisce al disciplinare Igp, è il radicchio più popolare e più coltivato: oltre la metà delle quasi 120 mila tonnellate di radicchio coltivato nel Veneto su poco meno di 9 mila ettari di terreno appartiene a questa varietà.

Sono stati discussi gli indirizzi sui quali si lavorerà per rafforzare la qualità, l’immagine e la quotazione dell’ortaggio. Si tratta tra l’altro, è stato detto nelle assemblee, di allargare la produzione certificata ad Igp, che è tuttora limitata, mentre i mercati sono sempre più attenti al prodotto certificato e garantito. Bisogna poi programmare la coltivazione per garantire la continuità di rifornimento dei mercati e per evitare nello stesso tempo un eccesso di disponibilità che nuoci sul fronte dei prezzi.

“Si tratta – rileva Cesare Bellò, direttore di OPO Veneto – di essere sul mercato con quantità di radicchio calibrate sulle richieste. Per la nostra organizzazione significa essere presenti con maggiore forza nell’area di Chioggia; vuol dire possibilità di lavorare con soci molto attenti, qualificati, aggiornati e che offrono un radicchio di elevata qualità, di organizzare campagne promozionali, di cercare nuovi sbocchi commerciali. OPO veneto punta molto sul radicchio, o meglio sui magnifici radicchi veneti, quelli in particolare tutelati con l’Igp, marchio europeo di tutela”. (fonte: Ortoveneto.it)

 

Nella foto Francesco Daminato, presidente OPO Veneto, alla presenza del notaio, firma l’atto di incorporazione della COS in OPO Veneto

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