RADICCHI TARDIVI VENETI, FINALE DI STAGIONE POSITIVO

Condividi

E’ un bel fine stagione per i radicchi tardivi. Continuano ad essere richiesti e le quotazioni sono ritenute valide. OPO Veneto sta avendo soddisfazione dalla campagna promozionale che ha in corso in queste settimane su diversi punti vendita della Gdo. Stanno avendo ampio consenso, in particolare, i mini-colli, contenenti un mix di radicchi tardivi, presentati con sobria eleganza.

Altro fatto positivo: soprattutto per gli Igp rosso tardivo di Treviso e variegato di Castelfranco si stanno aprendo interessanti opportunità all’estero, in paesi finora non raggiunti, grazie ai contatti che sono stati allacciati durante la recente Fruit Logistica di Berlino. Sono già state fatte le prime spedizioni nel Nord Europa e in altri paesi, con destinazione particolare alla ristorazione “made in Italy”.

Ma i radicchi cominciano ad essere richiesti anche da “boutique” degli ortaggi e questo fa bene sperare per il futuro. OPO Veneto ritiene che sia sempre più importante allargare gli spazi di penetrazione dei radicchi, soprattutto all’estero, puntando sulla garanzia Igp, prodotti di qualità certificata con un forte legame con il territorio di produzione, coltivati con metodi sostenibili per l’ambiente e la sua biodiversità. Si tratta di dare un respiro internazionale a un ortaggio che finora si è caratterizzato soprattutto per un mercato sostanzialmente nazionale con sviluppi interessanti in alcune aree del Paese. I radicchi tardivi veneti erano partiti nel tardo autunno piuttosto sotto tono per qualità e per mercato: un avvio di stagione piuttosto deludente, con una resa critica. Si sono risollevati durante le feste natalizie e di fine anno, poi hanno continuato con una buona marcia e stanno adesso concludendo la stagione nel segno positivo. Li hanno favoriti il freddo, finalmente arrivato, e le basse temperatura notturne. Inoltre, le piogge, che tanto hanno disturbato nella prima parte del raccolto, hanno finalmente dato una tregua. Le quotazioni si sono mantenute su un livello considerato soddisfacente.

Per la verità, i produttori speravano in qualcosa in più, dal momento che c’è stato un calo di produzione che viene calcolato vicino al 30 per cento, ma di mezzo si è messa la crisi, la quale ha evidentemente condizionato i prezzi che non hanno registrato quella crescita che si poteva auspicare visto la riduzione delle rese registratasi. Nel panorama del radicchio tardivo veneto, come sempre, si sono distinti i tardivi rossi di Treviso, che nei primi due messi dell’anno si sono presentati con standard di qualità generalmente elevati. Si è adesso alle battute conclusive. I coltivatori sperano in un possibile “botto finale”, sempre che persistano le condizioni favorevoli perché marzo è sempre stato per i radicchi un mese problematico, con tante incognite sul fronte dei consumi e delle quotazioni. (fonte: Ortoveneto)

Sfoglia ora l'Annuario 2024 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana

Sfoglia ora l'ultimo numero della rivista!

Join us for

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER QUOTIDIANA PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE