RADICCHI DI TREVISO E CASTELFRANCO, CRESCE L’APPEAL A ROMA E NEL CENTRO ITALIA

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I numeri sono ancora piccoli, ma l’appeal è forte: a Roma e nel Centro Italia si registra un crescente interesse per i radicchi di Treviso e di Castelfranco. Sono un po’ frenati dal prezzo, che è piuttosto alto al consumo, e questo è un fattore penalizzante in una congiuntura economica critica come questa che stiamo vivendo.

Per i radicchi comunque è stato un esordio più che soddisfacente nella Capitale e dintorni, e ci sono tutte le premesse per una lievitazione della loro presenza sui mercati, sulle bancarelle e, soprattutto, nella ristorazione.

“I radicchi di Treviso e di Castelfranco, quelli di prima qualità e garantiti, abbisognano di un mercato più ampio e di qualità per crescere ulteriormente, e Roma e il Lazio rappresentano una piazza promettente”, commenta Cesare Bellò, consigliere delegato di OPO Veneto. L’Organizzazione di produttori ortofrutticoli di Zero Branco (Treviso) è fortemente impegnata, in questa fase, nel proporre i radicchi veneti fuori dei loro mercati tradizionali e all’estero.

La campagna promozionale e commerciale sta dando interessanti risultati. La tendenza è confermata da Michele Trevisan (nella foto), export manager di Opo Veneto, che mette in risalto l’ottima accoglienza che i radicchi veneti hanno avuto nei supermercati “Super Elite” di Roma, dove sono stati presentati in confezioni essenziali, pratiche, molto invitanti.

“E’ stata un’iniziativa promozionale riuscita molto bene – commenta Michele Trevisan – che è servita soprattutto a far conoscere i radicchi a una più ampia cerchia di consumatori. Il radicchio è stato accolto bene: una buona partenza”.

A Roma gli ortaggi, assieme ad altri prodotti tipici con marchi Igp o Dop del Veneto (insalata di Lusia, riso vialone nano veronese, olio del Garda, asparago di Badoere, marroni trevigiani del Monfenera e di Combai), sono stati protagonisti di una festosa serata all’Hotel Sheraton, promossa dal Gruppo ristoratori della Marca Trevigiana, con la collaborazione della Federturismo Confindustria del Veneto. Alla proposta, promossa nell’ambito della Misura 133 del Prs (programma di sviluppo rurale per il Veneto), ha contribuito OPO Veneto.

Sono stati preparati piatti della tipica tradizione veneta a base di radicchi. Si sono esibiti ai fornelli gli chef trevigiani Carlo Pasin, Nereo Dussin e Roberto Franzin, con i quali ha collaborato lo chef dello Sheraton Donato Savino. Con l’occasione anche una esposizione di artisti (Walter Davanzo, Stefano Pravato, Cristiano Menchini, Adriano Valeri e Andrea Grotto), curata da Chiara Grotto. (fonte: Ortoveneto)

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