“Non può essere la Distribuzione da sola ad assorbire il peso dell’inflazione”. Ad affermarlo al Marketing&Retail Summit di GDOWeek è stato Francesco Pugliese (nella foto), amministratore delegato di Conad, che lo ha ribadito anche sui social e in particolare in un lungo commento sul proprio profilo Linkedin.

Il manager della catena distributiva italiana, ricordando come l’inflazione in Italia sia passata dal +0,4% di gennaio al +2% di agosto, “5 volte tanto”, sottolinea che “come mondo della Distribuzione non possiamo rimanere indifferenti, ma l’industria deve prendersi il suo carico, come noi. E invece vediamo che i listini – tutti, quelli dei settori in difficoltà e quelli dei settori che vanno bene – aumentano, dietro al paravento dell’innalzamento del costo dell’energia. Altro che contenere l’inflazione, la nutriamo come un cucciolo”, afferma con forza Pugliese.

“Ricordo anche che il risultato netto della Distribuzione negli ultimi anni è stato di circa l’1%, contro il circa 5% dell’industria. Ci dobbiamo assumere il fardello dell’inflazione con questo rapporto di 5:1? Questa battuta l’ho fatta al Summit e solo metà sala ha applaudito. Un brutto segnale”.

Pugliese poi osserva come “ora come ora l’Italia sta andando bene, l’export è ripreso, ma se si fermano i consumi andiamo tutti a casa. Non c’è ripresa che tenga. Io non vendo i prodotti, i prodotti dell’industria rimangono invenduti. Questo fenomeno inflattivo può essere una pietra tombale per la ripresa di cui tanto si parla e che promette di restituire ben di più di quanto perso per la Pandemia. Metterla a rischio, lo ribadisco, è da irresponsabili.

Qualcuno prenderà questa come una provocazione, me ne dispiaccio. La verità è che essere persone Conad significa costruire ogni giorno un equilibrio fra il business, il bene dei clienti e delle Comunità e quello delle filiere. Di quelle in difficoltà oggi, di quelle che lavorano bene, di quelle che per miopia ed egoismo stanno costruendo oggi i loro problemi di domani”.