PSR, FONDI EUROPEI PER 8,8 MILIARDI DI EURO A RISCHIO DISIMPEGNO

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Fondi europei a rischio. Dal sesto monitoraggio sulla programmazione e spesa dei fondi strutturali europei Fesr (fondo europeo di sviluppo regionale) e Fse (fondo sociale europeo) emerge che sono a rischio di revoca 8,8 miliardi di euro, la maggior parte dei quali sono destinati al Mezzogiorno. Lo riferisce la rete rurale nazionale.

 

Quest’ultima afferma che, invece, il fondo per lo sviluppo rurale (feasr), mostra una performance complessiva nettamente migliore rispetto agli altri fondi europei. Ciò non di meno, come sottolinea la stessa rete rurale, ad agosto si è registrato un rallentamento della spesa feasr, dichiarata pari a 49,3 milioni di euro – di cui 17,54 per le regioni dell’obiettivo convergenza (Puglia, Calabria, Sicilia, Campania, Basilicata) e 32 per le regioni dell’obiettivo competitività (tutte le altre regioni) – che va ad aggiungersi alla spesa "piuttosto fiacca" dei mesi di maggio, giugno e luglio, che si è attestata intorno ai 65 meuro di quota comunitaria.

 

Pertanto – secondo la rete – è molto probabile che il terzo trimestre del 2011 si chiuda con una spesa all’incirca simile a quella del trimestre precedente (180 milioni di euro). Questo – spiega la rete – significherà che saranno da rendicontare negli ultimi tre mesi dell’anno ancora 370 milioni di euro per non rischiare il disimpegno. In totale, emerge – sempre secondo la rete rurale – che nel mese di agosto del 2010 mancavano circa 397 milioni da liquidare mentre oggi sono in sospeso risorse per 475 milioni di euro, quindi circa 80 in più rispetto allo scorso anno. questo dato – secondo l’analisi proposta – è dovuto non tanto al ritardo della spesa delle regioni convergenza che, sebbene debbano ancora rendicontare 353 meuro, si attestano sul livello dell’altro anno, ma alle regioni competitività che hanno ancora in sospeso risorse per 117 meuro, contrariamente all’annualità 2010 quando dovevano spendere soltanto 45 meuro di feasr. Quindi – conclude la rete rurale – la situazione appare invariata per le regioni del sud, ma peggiorata per le regioni del centro nord, che stanno scontando il ritardo della spesa del primo semestre del 2011. La notizia è riportata da Agrapress.

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