Le produzioni di pere previste per il 2020 a livello europeo si attestano su 2.199.000 tonnellate, in aumento del 12% se confrontate col deficitario 2019, ma in flessione del 4% rispetto alla media 2015-2018. A limitare le produzioni in alcuni Paesi i danni per le gelate primaverili, le piogge durante la fioritura e le grandinate soprattutto durante il mese di giugno.
Per l’Italia dopo i quantitativi dello scorso anno posizionati sul minimo storico, la produzione cresce pur rimanendo nettamente al di sotto dei valori medi. Per il 2020 sono infatti previste in Italia circa 642 mila tonnellate, -12% rispetto alla media 2015-2018.
Il Belgio, con circa 362 mila tonnellate, registra un aumento del 9% rispetto all’anno precedente e +6% sulla media del quadriennio 2015-2018; segnalate inoltre in aumento le superfici e buoni calibri.
L’Olanda si conferma sui buoni livelli dello scorso anno, pari a 373 mila tonnellate: tali volumi risultano superiori del 3% rispetto alla media 2015-2018; come per il Belgio trend in ascesa per quanto riguarda le superfici, segnalati inoltre buoni calibri.
Le produzioni del Portogallo sono stimate sulle 159 mila tonnellate, in diminuzione del 21% rispetto al 2019, complici anche le gelate primaverili.
In Spagna, oltre alle gelate primaverili, sono state segnalate piogge in fioritura che hanno influito sulle produzioni che si attestano su livelli contenuti; si valuta per quest’anno un’offerta di 300 mila tonnellate (-4% sul 2019 e -7% sulla media 2015-2018).
Le produzioni della Francia si collocano su circa 124 mila tonnellate, pur in aumento del 2% rispetto al 2019, si confermano su volumi tra i più bassi degli ultimi anni.
A livello europeo, sul piano varietale prevale la varietà Conference (nella foto) come di consueto, di cui sono attese quasi 930 mila tonnellate (+4% sul 2019, ma -1% sulla media 2015-2018). Al secondo posto ritorna Abate Fetel con 287 mila tonnellate le cui variazioni percentuali sono ovviamente influenzate dalle produzioni italiane; segue William B.C. con 242.000 tonnellate (+21% sul 2019 ma -10% rispetto alla media recente).
I dati, presentati al convegno Prognosfruit del 6 agosto, sono stati sintetizzati da CSO Italy.