PROGETTO CLIMA, ARGENTATI: “ALLEVARE INSETTI UTILI PER CONTRASTARE IL GREENING”

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Questa mattina, il Progetto C.L.I.M.A., giunto al terzo appuntamento, ha fatto tappa a Ramacca, nel cuore del Catanese, presso la Biofabbrica Insetti Utili (B.I.U.) dell’ESA, l’Ente di Sviluppo Agricolo della Regione Siciliana.

L’evento, incentrato sul tema “Rispetto dell’ambiente e della salute del consumatore e della biodiversità – Le strategie di controllo biologico in agrumicoltura ai fini di una difesa fitosanitaria sostenibile” è stato promosso dal Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia, con la collaborazione dell’Alta Scuola di Formazione ARCES e il supporto di The Coca-Cola Foundation, mirando a promuovere l’economia circolare in Sicilia.

La presidente del Distretto, Federica Argentati, ha colto l’occasione per lanciare una proposta inedita che potrebbe interessare tutti i Paesi europei a vocazioni agrumicola: “Dobbiamo cominciare a pensare alla possibilità di allevare insetti utili che potrebbero eventualmente contrastare i vettori dell’HLB (Huanglongbing) o Greening. Proprio la Biofabbrica di Ramacca potrebbe essere protagonista in questa rivoluzionaria ricerca”.

L’incontro di oggi rappresenta, infatti, un ponte cruciale verso l’evento del 27 ottobre a Catania, organizzato sempre dal Distretto Produttivo Agrumi Sicilia, dove si affronterà la minaccia HLB, con la partecipazione di massime cariche istituzionali, docenti ed esperti del settore.

L’opificio di Ramacca, un’eccellenza regionale e internazionale, è gestito su un terreno di circa 3,5 ettari dall’ESA, ed è una delle 26 realtà europee impegnate nell’allevamento di 30 specie di insetti utili alla difesa biologica e integrata. Un esempio di gestione pubblica, unico tra le Biofabbriche europee.

Interessati da questo appuntamento numerosi esperti del settore agricolo, tra cui: Daniele La Rocca, Produzione insetti utili (ditta SPATA S.r.l.); Carlo Domenico Turriciano, Commissario Straordinario Ente Sviluppo Agricolo; Giuseppe Rallo, area ricerca e formazione di ARCES. Gli interventi sono stati coordinati dall’agronomo Francesco Ancona, consigliere del Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia con delega alle produzioni biologiche. Inoltre, sono intervenuti il Prof. Gaetano Siscaro, professore associato di Entomologia generale e applicata, Di3A-UNICT, che ha affrontato il tema “Gli entomofagi per il controllo biologico in agrumeto, opportunità e nuove sfide”, e Salvatore Calcaterra, Responsabile tecnico Biofabbrica, che ha discusso della “Produzione attuale di ausiliari per programmi di controllo biologico in agrumicoltura: problematiche e prospettive”.

“Il controllo biologico di fitofagi in agrumicoltura e frutticoltura tramite insetti ausiliari – afferma Francesco Ancona, consigliere del Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia – è oramai diventata una pratica tecnica consolidata che ha permesso e permette la riduzione dell’uso di fitofarmaci sia in agricoltura convenzionale che biologica. Il seminario organizzato dal Distretto Agrumi di Sicilia con il contributo scientifico del Prof. Siscaro del Di3A di Catania e quello di tecnici esperti vuole approfondire e confrontare le esperienze tecniche standardizzate di controllo biologico nell’areale agrumicolo siciliano e verificare come meglio si debbano e/o possano adattare al cambiamento climatico in atto che sta causando alterazioni della complessa biocenosi presente nell’agroecosistema agrumicolo con mutamenti dei cicli biologici degli insetti dannosi, comparsa di specie nuove e/o che prima di secondaria importanza stanno, invece, causando problematiche fitosanitarie”.

In conclusione, Federica Argentati ha sottolineato l’importanza di questo evento nel contesto del progetto: “Non è la prima volta che poniamo attenzione sulla Biofabbrica di Ramacca in quanto la riteniamo una struttura siciliana all’avanguardia che, tuttavia è ancora incredibilmente poco conosciuta dalle imprese che spesso acquistano gli insetti utili alla lotta biologica fuori dal nostro territorio”.

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