PROGETTO “CILIEGIA DELLE TERRE DI BARI” AL SECONDO ANNO

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Per il secondo anno consecutivo, il progetto “Ciliegia delle Terre di Bari” è ai blocchi di partenza, iniziativa che ha come principali obiettivi la diffusione della cultura di prodotto a livello nazionale e la promozione della filiera corta relativa a una delle maggiori risorse agroalimentari pugliesi, la ciliegia.

Il progetto per l’anno 2013, vede il coinvolgimento di un ampio partenariato di Istituzioni pubbliche: Regione Puglia, Provincie di Bari e Barletta-Andria-Trani, Camera di Commercio di Bari, tre GAL pugliesi, Gal Ponte Lama, Gal Le Città di Castel del Monte, Gal Terra dei Trulli e di Barsento, le organizzazioni Professionali Agricole della due Provincie, il Consorzio di Tutela e Valorizzazione della Ciliegia e della Frutta tipica di Bisceglie, i Comuni delle Province Bari e BT con territori coinvolti nella produzione cerasicola.

La promozione del progetto “Ciliegia delle Terre di Bari” nel 2012 è stato un successo. Accanto all’aumento della consapevolezza dell’eccellenza del prodotto e della riconoscibilità del territorio di provenienza, l’iniziativa è sfociata nella costituzione della OP Arca Fruit, grande risultato della collaborazione delle Istituzioni che ha portato alla concretizzazione dell’unione dei produttori locali. Il ruolo legittimante delle Istituzioni è stato rafforzato dall’apposizione e dalla promozione parallela del marchio Prodotti di Qualità® Puglia, un simbolo distintivo con la potenzialità di rendere le ciliegie pugliesi riconoscibili sul mercato nazionale e da parte del consumatore. I produttori di ciliegie locali sono quindi stati riuniti sotto l’egida di un forte preesistente marchio d’area, che seppur avendo già superato le procedure di implementazione e riconoscimento, aveva bisogno di essere promosso a livello locale e nazionale.

Accanto a tali azioni di marketing e comunicazione, il progetto “Ciliegia delle Terre di Bari” ha previsto azioni operative di contributo all’incremento delle vendite dell’output cerasicolo pugliese, che rappresenta  il principale bacino italiano di produzione delle ciliegie, con una produzione che in totale supera il 40% di tutte le ciliegie prodotte a livello nazionale. La cerasicoltura pugliese è quasi esclusivamente incentrata in due zone dell’area barese: la prima nel sud-est barese (Castellana Grotte, Casamassima, Conversano, Turi, Sammichele, Acquaviva, Putignano, Gioia del Colle) e la seconda a nord-barese (Bisceglie, Trani, Corato, Ruvo, Terlizzi, Andria).

Sono stati infatti stretti accordi con la Grande Distribuzione Organizzata, altrimenti inaccessibile da parte dei piccoli produttori locali, frammentati e polverizzati sul territorio, in modo da permettere loro di poter chiudere la filiera in maniera tangibile e consolidata. Quattro marchi nazionali della grande distribuzione organizzata hanno già aderito al progetto; sugli scaffali di queste grandi superfici, le ciliegie delle terre di Bari, racchiuse in un invitante packaging, hanno tenuto alta la bandiera pugliese per quattro settimane. A supportarne la vendita, gruppi di promoter ne illustravano salubrità e gusto eccellente.

Il Progetto “Ciliegia delle Terre di Bari” 2013 prevede la realizzazione di attività promozionali della durata di un mese in quattro ben definiti ambiti: la Grande Distribuzione Organizzata (altrimenti di difficile raggiungimento da parte dei produttori locali); le strutture ricettive locali, alberghi, agriturismi e ristoranti; scuole primarie con attività di educazione alimentare; media nazionali e locali.  Formula vincente non si cambia, eccetto per il numero di punti vendita della GDO che vedranno protagoniste le ciliegie, quest’anno quadruplicati: contro i 46 dello scorso anno, la promozione 2013 vede 160 grandi superfici coinvolte.

Gli obiettivi che si prefigge il progetto nel 2013 sono dare nuova dignità all’aspetto produttivo e territoriale della ciliegia di Puglia; portare il prodotto direttamente dai luoghi di produzione alle grandi catene distributive, ridando importanza strategica all’imprenditore agricolo e sfruttando i meccanismi della filiera corta a vantaggio degli imprenditori locali e dei consumatori finali;  interloquire in modo innovativo con la Grande Distribuzione Organizzata, che allo stato attuale detiene l’80% delle quote di mercato; fare cultura di prodotto, instillando non solo nei consumatori, ma anche in tutti gli operatori coinvolti, l’idea vincente di puntare sulle eccellenze made in Italy  per essere interpreti del cambiamento socio-economico. Per tali motivi, le istituzioni coinvolte e i Gal auspicano la replica di questa formula progettuale vincente anche per altre eccellenze agrolimentari pugliesi come l’olio extra vergine d’oliva, iniziando a farne conoscere peculiarità e effetti benefici attraverso una deliziosa guida, che verrà distribuita nelle GDO per tutta la durata della campagna promozionale.

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