Nel corso della Commissione Allerta Rapida sui Prezzi di ieri tra il garante dei prezzi, Benedetto Mineo e i vari anelli della filiera ortofrutticola, era presente anche Federdistribuzione con il suo presidente Carlo Alberto Buttarelli (nella foto).
“C’è stato uno spirito di grande collaborazione anche con il Garante dei prezzi. Tra l’altro abbiamo elaborato assieme un paniere più ampio di prodotti su cui approfondire gli studi. I produttori hanno espresso il loro punto di vista su un settore come quello dell’ortofrutta, che anche per il settore distributivo è molto importante”, premette Buttarelli, intervistato al riguardo dal Corriere Ortofrutticolo. “Per la moderna distribuzione l’ortofrutta è uno dei settori più rilevanti, anche perché vale tra il 12 e il 15% del fatturato di molti supermercati. Stiamo inoltre lavorando con il MASAF da alcuni anni per fornire analisi settimanali delle variazioni di costo di alcuni prodotti ortofrutticoli. C’è una fotografia che mostra variazioni anche molto repentine, con aumenti tra il 20 e il 30% da una settimana all’altra, ma che in realtà non si trasferiscono al consumo”.
Per quanto riguarda l’attuale situazione di mercato, Federdistribuzione evidenzia una criticità legata al clima avverso con i recenti eventi estremi (a partire dall’alluvione in Emilia Romagna) che hanno influenzato in brevissimo tempo le produzioni e di conseguenza i prezzi, comportando una mancanza di prodotti.
“Abbiamo sottolineato il negativo andamento dei consumi – afferma Buttarelli – Quest’anno siamo ad un -5% a volume. L’inflazione e i prezzi elevati sono un tema ma è bene ricordare che il calo dei consumi prosegue ormai da alcuni anni. C’è un tema di cultura dei consumi di ortofrutta: il Ministero delle Politiche agricole ci ha ingaggiato per valutare campagne di sostegno dei consumi di ortofrutta, partendo dal fatto che le nuove generazioni sono poco propense a mangiare frutta e verdura”.
Buttarelli in particolare ausica che “le imprese produttrici possano rafforzarsi, puntando maggiormente all’aggregazione. Spesso ci troviamo di fronte ad aziende o gruppi molto fragili soggetti a problemi a causa di eventi climatici, anche non così drammatici come gli ultimi. La fragilità del sistema è troppo elevata”. Un altro punto di confronto è stato il Made in Italy, con il presidente di Federdistribuzione che precisa come “il 90% delle vendite di ortofrutta nella distribuzione è di origine italiana”.
Sul rapporto tra produzione e distribuzione, Buttarelli specifica come “le nostre imprese distributive hanno spesso dimensioni importanti e sono radicate con i vari territori, portando avanti importanti e giornaliere partnership con i vari fornitori. Spesso però fatichiamo – rimarca il presidente di Federdistribuzione – a trovare produttori che abbiano la capacità, la struttura e le dimensioni per diventare fornitori della distribuzione. Le realtà più fragili purtroppo a volte rischiano di affidarsi a qualche mercante senza scrupoli. Pertanto una maggiore aggregazione potrebbe creare nuovi rapporti o rendere più proficui ed equilibrati altre partnership già esistenti”.
Per quanto riguarda in generale il mercato, infine, Buttarelli conferma i segnali di rallentamento dell’inflazione, con i prezzi “che potrebbero trovare una loro stabilizzazione nella seconda parte dell’anno, ma non crediamo in grandi discese, Sui consumi ci vorrebbe una maggior fiducia da parte dei consumatori che auspichiamo possa tornare con un miglioramento delle attuali condizioni socio politiche. In tal senso partecipiamo ad un fondo alimentare riservato a famiglie indigenti che partirà a luglio previsto dal governo con 500 milioni. Uno sforzo importante ma necessario per venire incontro alle famiglie più in difficoltà”. Emanuele Zanini
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