PORTO DI GENOVA PAREGGIA: “IL CROLLO DEL PONTE SI È “MANGIATO” LA CRESCITA”

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“Il 2018 per il porto di Genova si chiude sostanzialmente alla pari con il 2017” anticipa il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale Paolo Emilio Signorini (nella foto) in occasione della presentazione del programma straordinario da 1 miliardo di investimenti per la ripresa e lo sviluppo dello scalo. “C’è stato un lieve calo dello 0,5% del totale delle merci movimentate negli scali di Genova e Savona – prosegue -. Vuol dire che non abbiamo subito una débacle dopo il crollo del ponte, ma il porto deve crescere come nei primi sette mesi del 2018. Eravamo arrivati a +4%, con il crollo del ponte ci siamo mangiati la crescita. Spero che nel 2019 torneremo ad aumentare in modo significativo. Dai terminalisti e dagli armatori ho segnali positivi”. Il programma straordinario servirà proprio per facilitare lo sviluppo. “Il porto di Genova anche nei documenti della Commissione europea è definito uno scalo importante con problemi di accessibilità e da questo punto di vista la diga dal lato del mare e le nuove infrastrutture di ultimo miglio ferroviario e stradale dal lato terra, realizzate nel giro di tre anni, cambieranno il porto” spiega Signorini.
“Con gli interventi previsti, al netto di diga, terzo valico e gronda che hanno una data più lontana – completa – possiamo arrivare a 4 milioni e mezzo di teu di capacità del porto contro i 2 milioni e 600 mila attuali. Con gli altri interventi si potrà arrivare anche a 6 o 7 milioni di teu”.

(fonte: Ansa)

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