PORTO DI GENOVA: I TRAFFICI CORRONO, MA LA FRUTTA STA SCOMPARENDO

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Al porto di Genova i traffici, almeno quelli dei container, corrono. Nel 2011 lo scalo ha segnato infatti un +5% nel segmento container, mentre nei primi due mesi del 2012 si è arrivati addirittura al +9,5%. Il segretario generale dell’Autorità portuale Titta D’Aste, sottolinea come il porto di Genova appaia in controtendenza rispetto alla contrazione dell’economia italiana.

Di fatto, come sottolinea Shippingonline, il recupero rispetto agli anni della crisi è pieno. Eppure le tensioni sul lato del lavoro non mancano: pesa la crisi della navalmeccanica, certo, ma c’è preoccupazione anche per i traffici rinfuse e di altri tipi di merceologia, come la frutta, che stanno sparendo. Una situazione che ha il suo impatto sul lavoro perché i traffici dei container non bastano a dare lavoro a tutti.

Per ora il porto di Genova ha potuto contare su un processo tipico dei momenti di crisi: gli armatori si focalizzano sugli scali più grandi dove portano le loro grandi navi.

"Ma – spiega Luigi Negri, terminalista storico con il Sech di calata Sanità e agente marittimo con Finsea – non credo a una crescita reale, non è possibile. Il paese va come sappiamo, è un momento di recessione, la gente non ha più soldi".

E questo potrebbe in futuro colpire i traffici container mentre oggi, come detto, sono soprattutto le rinfuse e la frutta a segnare il passo.

"Se non si fa qualcosa – sottolinea Negri – per la crescita e l’occupazione, la gente comincerà a fare a meno dei generi di consumo che viaggiano soprattutto in container".

Unica nota positiva è l’aumento delle esportazioni che indicano una certa effervescenza dell’industria italiana. I container caricati nel 2011 sono stati 931.165, superando anche il record del 2007 (931.028). Mentre i traffici con il Nord Africa non hanno rispettato le aspettative degli anni scorsi, anche a causa dell’instabilità politica dell’area. Fra 2007 e il 2011, il Medio Oriente ha superato il Nord America come seconda area di scambi da e verso il porto di Genova, dopo il Far East, che rimane il partner di gran lunga principale.

Il Sud America appare in crescita per quanto riguarda il dato in esportazione, come area verso cui dirigono i prodotti italiani, avendo recuperato la crisi e superato anche il dato del 2007, da 59.857 a 61.601 teu.

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