POMODORO, PER OP COLLE D’ORO PROGETTI DA 2,3 MILIONI PER IMPIANTO DI TRASFORMAZIONE E AMPLIAMENTO D’AREA

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In ballo ci sono progetti per complessivi 2,3 milioni di euro con i quali l’Op siciliana Colle d’Oro, con base a Ispica, specializzata nella produzione di pomodoro, sta partecipando a due bandi regionali del Psr.

Gli obiettivi sono, da un lato (primo bando di cui si attende l’esito), la costruzione, sempre a Ispica, di un impianto di trasformazione da 800mila euro per avviare una produzione propria di pomodorini sott’olio attraverso l’acquisto di una linea di macchine essiccatrici. D’altro canto un progetto di ampliamento delle superfici coltivate in serra (circa dieci ettari) per un progetto del valore di 1,5 milioni di euro per il quale si attende il decreto della regione per iniziare e, se tutto procede secondo i piani, partire con i primi trapianti di pomodorini, già dal prossimo settembre.

Sono progetti di crescita importanti per l’Op siciliana che ha chiuso il 2016 con importanti dati di crescita, soprattutto nel settore Bio che registra un +10% l’anno e che oggi rappresenta un giro d’affari di circa 6,8 milioni di euro.

“Tutto nasce dal lancio recente della linea Deliziorti – ci ha spiegato Salvatore Calabrese, alla guidata dell’omonima azienda di famiglia cuore dell’Op – che abbiamo proposto anche a Macfrut. Si tratta di una gamma di prodotti snack con le eccellenze della nostra produzione orticola, tra cui pomodorini, quali il dulcemiel e il Dunnè, oppure pomodori, peperoni dolci senza semi, carote, cetrioli e zucchine baby, finalizzati ad avvicinare il consumatore più giovane. I Deliziorti sono tutti disponibili in vaschetta di plastica, mentre per alcune referenze come le diverse varietà di pomodorini e i mini peperoni è stato realizzato anche l’innovativo bicchierino con coperchio, per utilizzare il prodotto come snack o in aperitivi e finger food”.

Intorno alla varietà di Dunnè, pomodorino particolarmente indicato anche per la trasformazione (sughi, confetture e essiccazione per confezioni sott’olio) è nato il progetto di espansione dell’azienda che punta, anche attraverso l’eventuale supporto fornito dal Psr, ad espandere le superfici per arrivare a complessivi 50 ettari e per realizzare un centro di trasformazione.

“Fino ad ora – continua Calabrese – ci siamo appoggiati a dei trasformatori locali ma con il nuovo impianto e l’acquisizione di macchine per l’essiccazione puntiamo a realizzare un servizio a livello di filiera non a caso, la misura del Psr per la quale abbiamo presentato la domanda è la 4.1”.

La diversificazione dei servizi, alla base della strategia dell’azienda si basa anche sull’implementazione di un sistema di logistica capillare a sostegno della distribuzione nella Gdo che potrebbe portare, in un futuro non troppo lontano, a sviluppare un canale di e-commerce proprio sul quale si stanno già facendo delle valutazioni.

Mariangela Latella

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