POMODORO, MUTTI COMPLETA L’ACQUISTO DI COPADOR PER 25 MILIONI DI EURO

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Mutti completa l’acquisto di Copador il cui ramo d’azienda era stato affittato proprio dall’azienda di Parma all’avvio della campagna 2017 del pomodoro.
Mutti ad aprile si era aggiudicata l’asta per l’affitto di tutte le attività del Consorzio, assicurando così la continuità della produzione – che ha raggiunto le 210.682 tonnellate – con l’impegno di rilevare la cooperativa a fine campagna 2017.
Nelle scorse settimane si è chiusa l’asta per la vendita indetta dal tribunale di Parma e Copador – che a Collecchio opera nel settore della trasformazione del pomodoro – definitivamente acquisita da Mutti, attraverso la sua controllata Pomodoro 43044.
Nell’intera operazione l’azienda – precisa una nota – è stata assistita dal punto di vista finanziario da Crédit Agricole. Il passaggio di proprietà degli asset produttivi del Consorzio è stato ufficializzato per un valore di 25 milioni di euro.
“Il nostro radicamento territoriale – commenta Francesco Mutti, amministratore delegato dell’omonimo gruppo – si esplicita attraverso la coerenza delle nostre azioni imprenditoriali che riconoscono nell’appartenenza al territorio un valore imprescindibile”.
L’acquisizione del Consorzio – che versava in grave crisi finanziaria e per il quale era stato avviato il concordato –  permetterà infatti all’azienda parmigiana di continuare ad incrementare il processo di partnership e innovazione con le aziende agricole, attraverso una partecipazione ancor più capillare sul territorio.
Strategie locali e nono solo, come conferma lo stesso Gruppo: “L’acquisizione si inserisce dunque in un più ampio percorso di espansione, che consenta un aumento di capacità produttiva ed offra a Mutti la concreta possibilità di beneficiare di ulteriori economie di scala”.
L’azienda è oggi leader del comparto del pomodoro in Italia con una quota di mercato a valore del 28%, con un fatturato che chiuderà l’anno intorno ai 300 milioni di euro. Presente in 83 Paesi nel mondo, l’export pesa attualmente per il 33% e cresce di anno in anno a doppia cifra, a cominciare dai mercati europei, Francia, Paesi Nordici, Belgio e Germania in primis.
“Siamo molto soddisfatti di questa acquisizione che ci consente un’integrazione importante, capace di unire know-how professionale a solidi ed efficienti obiettivi produttivi. L’acquisizione costituisce un’operazione di significativa valenza strategica per gli obiettivi di lungo termine dell’azienda e per continuare a portare l’eccellenza del Made in Italy nel mondo” conclude l’ad Mutti.
“Una soluzione positiva che conferma l’attenzione di Mutti allo stabilimento Copador; un’acquisizione che consentirà di salvaguardare un importante patrimonio industriale e occupazionale, e che permetterà l’avvio di quegli investimenti annunciati che rafforzeranno il perimetro aziendale e la partnership con le aziende agricole del territorio che potranno continuare a conferire a Collecchio le proprie produzioni” dichiara  il deputato Giuseppe Romanini, già sindaco di Collecchio e componente della Commissione Agricoltura della Camera.
“Va dato merito ai commissari giudiziali e al tribunale di aver condotto la procedura di vendita con competenza e tempestività”.

(fonte: Repubblica)

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