POMODORO A GRAPPOLO, CRESCONO LE OPPORTUNITÀ PER LA SICILIA

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Il mercato europeo del pomodoro a grappolo negli ultimi quattro anni ha vissuto un radicale cambiamento, con una riduzione delle superfici investite: è così nato un buco produttivo in cui la Sicilia si potrebbe inserire e dove, grazie a varietà resistenti al ToBRFV, si può sviluppare un’importante crescita per gli operatori del comparto.

E’ questo il messaggio emerso durante l’incontro “Prospettive ed opportunità per il pomodoro a grappolo in Sicilia” organizzato da Cora Seeds al Poggio del Sole Hotel di Ragusa.

L’incontro, aperto da Angelo Crucitti, direttore commerciale Italia della ditta sementiera, ha visto la presenza della squadra Cora Seeds, rappresentata in Sicilia dalla società Laurus, con Francesco Furnari, Giovanni Sciortino, Elio Pollara, Piero Frantonio e dal tecnico sviluppo prodotti Cora Seeds Fabio Carnemolla. Sono intervenuti anche il senior breeder tomato Favi Vidavski e il junior breeder Francesco Florio che, davanti ad oltre 150 partecipanti, hanno fatto il punto sui risultati della ricerca Cora Seeds.

In particolare si sono accesi i riflettori su Rivaldo F1, il pomodoro Cora Seeds con una resistenza intermedia (IR*) al ToBRFV, che è stato premiato come miglior grappolo nell’ambito dell’evento Tomato Excellent, svoltosi al Castello di Donnafugata. Un ulteriore riconoscimento al lavoro di ricerca e sviluppo che la ditta sementiera sta portando avanti sul pomodoro.

POMODORO A GRAPPOLO – DATI PRODUTTIVI E SCENARI DI MERCATO

Dal 2008 al 2022 le superfici siciliane di pomodoro a grappolo sono dimezzate, passando da circa 900 ettari a 450 ettari. “Una riduzione dovuta a più fattori – illustra Crucitti – dalla maggiore remuneratività che davano ciliegini e datterini, all’aumento delle superfici nelle serre tecnologiche del Nord Europa; ma soprattutto dagli effetti del ToBRFV, visto che il grappolo subisce una maggiore sintomaticità rispetto ad altre tipologie. Ma pandemia, guerra e crisi energetica hanno cambiato lo scenario, determinando una riduzione delle superfici di grappolo in tutta Europa: i costi di produzione sono aumentati drasticamente, soprattutto negli impianti riscaldati e poi si è assistito ad un mutamento dei flussi commerciali. La Turchia, in particolare, ha rivolto il proprio export soprattutto verso la Russia, liberando spazi importanti sul mercato europeo. Nel Vecchio Continente c’è un’esigenza produttiva da colmare dettata da una contrazione importante nei principali Paesi produttori, come Olanda e Spagna: da una nostra elaborazione, effettuata su dati Faostat e dell’Observatorio de precios y mercados – Junta de Andalucia, dal 2018 al 2022 possiamo stimare una contrazione della produzione di pomodoro a grappolo tra il 20 e il 25%. In questo periodo è come se non si fossero coltivati circa 2850 ettari in ciclo corto. Ecco perché ribadiamo che c’è una grande opportunità per la Sicilia: Cora Seeds è al fianco dei produttori siciliani con i risultati della sua ricerca, a partire da Rivaldo F1. Con questo pomodoro resistente al ToBRFV possiamo davvero rilanciare la produzione di grappolo in questo areale”.

LA RICERCA CORA SEEDS

“Siamo veramente orgogliosi di presentare Rivaldo F1 qui in Sicilia – commentano Favi Vidavski e Francesco Florio – Adottando buone pratiche agronomiche e mettendo a dimora questa varietà è possibile raccogliere un prodotto commercialmente interessante e di qualità. Stiamo investendo parecchio, sia in termini di risorse economiche sia impiegando molte persone, per sviluppare varietà ancora superiori da presentare al mercato. Rivaldo F1 e Tyton F1, l’altro nostro grappolo resistente al ToBRFV, rappresentano i primi risultati di un percorso che riserverà altre belle sorprese alla filiera del pomodoro: con produttori sicuri dei risultati delle proprie coltivazioni, distributori soddisfatti del posizionamento del prodotto e consumatori felici di gustare un buon grappolo”.

I GRAPPOLI CORA SEEDS, RIVALDO F1 E TYTON F1

Durante l’evento di Ragusa, Cora Seeds ha presentato a produttori e vivaisti siciliani i suoi grappoli: il nuovo Tyton F1 e Rivaldo F1, già coltivati con successo nella fascia trasformata.

“Presentiamo varietà di pomodoro a grappolo resistenti al ToBRFV che prima di tutto sono prodotti di alta qualità, varietà dalle elevatissime rese commerciali apprezzatissime sui mercati nazionali ed esteri – spiega Francesco Furnari, tecnico Cora Seeds per la Sicilia – Tyton F1 presenta una pianta vigorosa, molto resistente al freddo, adatta anche per produzioni di ciclo lungo, con grappoli da 5/7 frutti a lisca di pesce e un internodo medio. Il frutto è globoso, consistente, con un peso tra 150 e 170 grammi, i sepali e il rachide sono scuri e carnosi. Rivaldo F1 è invece il nostro grappolo rosso a ciclo medio precoce, per i trapianti in Sicilia da fine agosto a tutto ottobre. E’ una pianta vigorosa, con grappoli a lisca di pesce, abbondanti e necessita di pruning per ottenere 6/7 frutti. Il frutto è globoso, con un peso da 130 a 150 grammi, di colore rosso intenso, anche all’interno: una caratteristica che, assieme all’aroma, lo rende molto apprezzato dalle catene distributive. Ha la consistenza ideale per fare export, inoltre sepali e rachide si presentano attraenti per molti giorni dopo la raccolta. Rivaldo F1 ha diversi vantaggi per chi coltiva, a partire dal basso investimento in manodopera, dalla resistenza al ToBRFV e dalla facilità di coltivazione; ha rese commerciali elevate, si distingue per un’eccellente tenuta dei frutti sulla pianta, è facile da confezionare anche in serra e la qualità commerciale è elevata e costante. Chi commercializza può contare su un grappolo a lisca di pesce molto elegante, dalla pezzatura uniforme e dai frutti di colore rosso intenso e brillante, dalla lunga shelf-life che lo rende molto apprezzato su tutti i mercati. Per tutte queste caratteristiche – conclude Furnari – Rivaldo F1 può rappresentare una svolta per la produzione di grappolo siciliano”.

 

* (IR): varietà in grado di limitare la crescita e lo sviluppo di un determinato organismo nocivo, ma che possono mostrare una gamma più ampia di sintomi o di danni, se confrontate con varietà a resistenza elevata. Le varietà con resistenza intermedia manifesteranno comunque sintomi o danni meno marcati rispetto alle varietà suscettibili, se coltivate in condizioni ambientali simili e/o con la medesima pressione da parte dell’organismo nocivo.

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