POMODORO DI PACHINO, LE DIMISSIONI DI CHIARAMIDA DAL CONSORZIO: “IL CILIEGINO RISCHIA DI SCOMPARIRE”

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Ora è ufficiale. Dopo quasi 10 anni, Salvatore Chiaramida si è dimesso dalla carica di direttore del Consorzio di Tutela IGP “Pomodoro di Pachino” (leggi news). Chiaramida è stato per 9 anni componente del Cda della Banca di Credito Cooperativo, ha ricoperto per diversi anni anche la carica di presidente dell’Associazione per la Tutela dei Prodotti Tipici di Pachino Igp.

Attualmente è direttore generale della Faro, la più grande O.P. del territorio ed era stato riconfermato da poco dal Cda alla guida del Consorzio. Dopo un periodo in cui il Consorzio è cresciuto, raggiungendo buoni volumi di prodotto certificato, nell’ultima stagione si è verificata un’inversione di tendenza.

"Continuando di questo passo, il rischio concreto è che il ciliegino di Pachino scompaia, visto che i ritorni per i produttori sono inferiori ai costi di produzione", ha dichiarato Chiaramida, aggiungendo: "Penso che sia opportuno lasciare la mano a qualcuno che magari ha più carisma di me e più capacità di coinvolgimento del sottoscritto".

"Non mi stancherò mai di ripetere che il problema da affrontare oggi, più della tutela e della promozione, è quello della commercializzazione – sottolinea Chiaramida – Attualmente esistono sul mercato oltre dieci etichette di pomodoro IGP diverse e questo non fa altro che ingenerare confusione nel consumatore ma soprattutto fa il gioco della Gdo, la quale approfitta dello scarso potere contrattuale dei condizionatori, che tra di loro non sono riusciti a trovare un’intesa comune né tanto meno una sinergia commerciale".

Problemi scottanti, che rischiano di diventare cronici se non si trova al più presto una soluzione condivisa. Non c’è dubbio, infatti, che a pagare maggiormente i costi della situazione sono proprio i produttori, che rappresentano l’anello debole della filiera. Dagli ambienti del Consorzio nulla trapela sul nome del successore di Chiaramida, che conclude: "Voglio ringraziare pubblicamente l’agronomo Sebastiano Barone: è lui che a suo tempo mi propose come successore alla guida dell’Associazione per la tutela dei prodotti tipici di Pachino–ATPTP ed è a lui che mi sono ispirato nell’operare a titolo gratuito in questi anni per il territorio e per il consorzio. Un professionista che ha dato tanto per Pachino e che potrebbe fare ancora molto". (fonte: PachinoGlobale)

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