Importazioni incontrollate in Europa dei pomodori marocchini. A denunciare la situazione è il comitato del pomodoro della federazione dei produttori ed esportatori spagnola Fepex, secondo cui i prodotti sono venduti a "prezzi rovinosi" tanto che, nell’ultimo anno avrebbero provocato la perdita di 12.500 posti di lavoro in Spagna.
La situazione, ha sostenuto il comitato, è dovuta alla "non conformità" dell’import con i volumi e i prezzi stabiliti dall’accordo di associazione con l’Unione europea. Secondo i dati dell’associazione iberica l’export del Marocco nel mese di ottobre ha superato il limite stabilito in termini di volume del 120% e del 37% a novembre. Fepex ha dichiarato che la "non conformità" con il trattato ha portato gli esportatori di pomodoro spagnoli ad essere "tagliati fuori" da quello che è sempre stato uno tra i principali mercati di destinazione delle proprie esportazioni: il mercato di St Charles a Perpignan, in Francia.
Secondo la federazione dei produttori nel mese di novembre circa 27.589 tonnellate di pomodori marocchini sono stati venduti a St Charles, mentre quelli spagnoli sono stati appena 4.879 tonnellate.