POMODORI, GANDINI: “INVERNO SULLE MONTAGNE RUSSE”. BUONE PREMESSE PER L’ESTATE

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“Per il pomodoro finora è stata una stagione andata sulle montagne russe”. Questo, in estrema sintesi, il quadro tracciato della stagione autunnale e invernale, ormai alle sue battute finali, da Mattia Gandini, dell’omonima azienda mantovana aderente a OP Valleverde, che produce pomodori di alta gamma con la tecnica idroponica e del fuori suolo, all’interno di serre tecnologiche, con una produzione italiana al 100% e nichel free.

L’azienda, tra i pionieri del comparto e tra le principali realtà nazionali, produce pomodori fuori suolo e in serre tecnologiche su 20 ettari nel Mantovano, per il periodo estivo, e altri 25 ettari in Sicilia e altre collaborazioni con aziende in Calabria e Basilicata, nel periodo invernale, e in Veneto per 60 ettari totali. Nel 2022 l’azienda ha commercializzato 10 mila tonnellate di pomodori, di cui 6 mila tons confezionati (in particolare datterino, ciliegino, cocktail, mix di colorati e altre tipologie piccole) e 4 mila tons sfusi (cuore di bue, San Marzano e costoluto). Il 10% della produzione è certificata a Residuo Zero.

Gandini spiega come l’autunno sia stato caratterizzato prima da consumi molto bassi e poi con cali produttivi che non hanno consentito di avere buoni volumi per determinate tipologie di pomodori. “Abbiamo avuto saliscendi per varietà di pomodori verdi, datterino e mini plum, più costanti invece tipologie premium come ciliegino, datterino giallo, cocktail e mix colorati”.

L’imprenditore lombardo traccia un bilancio della stagione autunnale e invernale: “Dopo una partenza negativa, verso Natale si è registrata una ripresa che ha salvato l’andamento generale del mercato”.

Più positive le premesse per la stagione primaverile-estiva, ormai alle porte: “Stiamo per partire con le produzioni del Nord Italia, con un breve periodo di sovrapposizione con il prodotto coltivato al Sud. Ci sono buone prospettive.A giugno avremo la maggior parte del prodotto e capiremo meglio l’andamento, ma siamo ottimisti. I consumi presto entreranno nel vivo”.

“Cresce l’attenzione della GDO sull’idroponica”

Un altro aspetto importante è il diverso approccio che negli ultimi anni le catene distributive stanno adottando nei confronti dei pomodori prodotti in idroponica: “L’attenzione è crescente. Ci sono sempre più tipologie e referenze a disposizione, proposte dalle aziende del settore, compresa la nostra. La GDO ha capito come l’idroponica garantisca qualità costante per tutto l’anno e anche per questo le quotazioni sono soddisfacenti. Noi siamo in grado di fissare due prezzi sulle varie tipologie: uno per la stagione autunnale-invernale e uno per la primavera-estate. Le catene con cui collaboriamo ci riconoscono i valori proposti”, spiega Gandini. “Un altro aspetto importante è lo studio delle grammature e delle confezioni più adatte per i consumatori, e le attività promozionali previste con alcune catene distributive che hanno lo scopo di attirare nuovi consumatori e fidelizzarli sui nostri prodotti, accelerando le vendite quando abbiamo più disponibilità di prodotto”. (E.Z.)

 

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