PIRACCINI: NUMERI E SENTIMENT, TANTO OTTIMISMO PER MACFRUT

Condividi
“E’ una vigilia di Macfrut all’insegna dell’ottimismo, con numeri sorprendenti, tanto più se teniamo conto del fatto che l’edizione 2022 si è svolta appena otto mesi fa”: a una manciata di giorni dal via della tre giorni riminese, in programma da mercoledì 4 a venerdì 6 maggio, Renzo Piraccini (nella foto) si mostra quanto mai fiducioso.
“Rispetto alla fiera di settembre, aumentano la superficie espositiva e gli eventi, mentre la percentuale degli espositori esteri passa dal 21% al 28% del totale con una nutrita delegazione dall’Africa: dal continente contiamo 200 presenze e una delegazione di 15 persone dal Niger, con tanto di Ministro dell’Agricoltura al seguito, tutti interessati alle tecnologie e all’irrigazione”.
Per quanto riguarda i buyer – incalza Piraccini – “la piattaforma di matching ideata dalla Fiera ci dà il polso della situazione in tempo reale evidenziando un grande fermento: oltre ai compratori italiani ce ne saranno tanti dalla Germania e dal centro Europa più in generale”.
L’ottimismo del patron di Macfrut è dettato anche dalle premesse di una campagna estiva “che, dopo due anni pesanti, parte sotto migliori auspici”. “Ci aiuta anche la frenata della pandemia, il Covid fa meno paura di prima”, aggiunge all’indomani del Decreto che cancella di fatto l’obbligo di mascherine e controllo del Green Pass sul territorio nazionale.
Inevitabile un passaggio sulla recente Fruit Logistica. Inevitabilmente meno tonica del passato: “Macfrut ha tutte le carte in regola per consolidare il proprio ruolo e il proprio modello di fiera dinamica di filiera, con aree prova raddoppiate, tanta innovazione. Siamo convinti che il futuro sia questo: un mix di business e conoscenza”.
Intanto pandemia e tensioni internazionali hanno fatto schizzare i costi dell’energia, delle materie prime e dei trasporti cambiando panoramiche e scenari. Anche per l’ortofrutta: “Se prima di questa tempesta perfetta esportare nei Paesi lontani non costava molto di più rispetto all’export nelle aree vicine, beh, oggi non è più così. Aumenta di conseguenza l’appeal dei mercati di prossimità. Altra riflessione: il food ha confermato la propria importanza strategica, anche nei Paesi avanzati. Senza parlare di autarchia, si può tranquillamente dire che dipendere troppo da altri è diventato pericoloso“.
Infine una battuta sugli eventi: “Dal Tropical Congress al Salone delle Spezie fino al congresso sul ciliegio, dal quale verrà fuori un lavoro stratosferico per merito degli esporti e degli studiosi partecipanti, c’è tantissima carne al fuoco. All‘International Cherry Symposium, ci sono già 350 iscritti in presenza, tutti a pagamento, più quelli online: un successo”.
Mirko Aldinucci
m.aldinucci@corriereortofrutticolo.it

Sfoglia ora l'Annuario 2024 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana

Sfoglia ora l'ultimo numero della rivista!

Join us for

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER QUOTIDIANA PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE