PIATTAFORMA MAERSK: SIGLATO PROTOCOLLO DI LEGALITÀ

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Un protocollo di legalità, per contrastare la criminalità organizzata e sorvegliare il rispetto delle norme sul lavoro. Con l’avanzamento del cantiere di Vado Ligure per la piattaforma Maersk, opera dall’investimento complessivo di circa 600 milioni di euro, la Prefettura di Savona ha siglato con l’Autorità Portuale e l’azienda danese un’intesa.

 

Un patto volto ad assicurare il regolare andamento di forniture e appalti. ”E’ da un anno che lavoriamo a questo importante documento ed è la prima volta che viene applicato”, spiega all’Ansa il presidente dell’Ap di Savona, Cristoforo Canavese. Sulla scrivania del suo ufficio, di fronte alla darsena di Savona occupata da una gigantesca nave da crociera, gli studi sull’evoluzione del trasporto marittimo e sulle prospettive economiche e occupazionali che la nuova piattaforma ‘multipurpose’ portera’ con sè.

”A regime, nel 2015, Vado Ligure sarà in grado di movimentare circa un milione di container, rispetto agli attuali 250 mila”, sono i dati ‘snocciolati’ dal presidente dell’Ap. L’opera avrà una superficie di circa 210 mila metri quadrati, inferiore a quella ipotizzata all’inizio, ed è prevista la realizzazione di un sovrappasso sull’Aurelia per collegare le banchine con i varchi e le aree retroportuali, nonché l’apertura di un nuovo casello di accesso all’Autostrada dei Fiori, nella zona di Bossarino, e il potenziamento della modalità ferroviaria.

”La richiesta del gruppo Maersk è quella di avere tra i 15 e i 18 treni al giorno”, spiega ancora Canavese, che respinge al mittente le critiche degli ambientalisti. ”Il progetto – osserva – è stato sottoposto alle più rigide valutazioni, nazionali e regionali. Dalle analisi effettuate è risultato che, rispetto alla situazione attuale, il progetto porterà un miglioramento. Per monitorare il sito prima, durante e dopo i lavori abbiamo inoltre stipulato una convenzione con la fondazione Cima”, il Centro internazionale in monitoraggio ambientale.

Interessanti anche i dati occupazionali: ”Dagli studi effettuati – prosegue il presidente dell’Authority savonese – la piattaforma darà vita a 642 posti di lavoro, che con l’indotto sono destinati a diventare almeno un migliaio”. Numeri che spiegano, alla luce della portata economica del progetto, la grande attenzione verso la legalita’, che ha portato al protocollo presentato oggi. ”Intendiamo da sempre essere una casa di vetro trasparente per tutti i nostri piani”, commenta il dirigente di Maersk Italia, Carlo Merli, mentre il prefetto di Savona, Claudio Sammartino, parla di un documento che ”contiene forti elementi di contrasto e di severita’ nei confronti della criminalita’ organizzata”. Un ”modello” anche per i sindacati, secondo cui dovrebbe essere adottato anche per le altre grandi opere.

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