Si profila un’altra annata di passione per le pesche e le nettarine. I buoni risultati commerciali della prima metà di giugno sono già un lontano ricordo. Da almeno due settimane l’andamento dei prezzi ha preso una brutta piega per i produttori. Ancora una volta dopo il tragico 2014, annus horribilis.
“La situazione in questi giorni non sembra migliorare”, confessa amaramente Gabriele Ferri (nella foto), direttore generale di Naturitalia e coordinatore dell’Oi, Organismo interprofessionale su pesche e nettarine.
“Al Nord Italia siamo di fronte alle due settimane più importanti (e produttive) di tutta la stagione per pesche e nettarine – che rappresentano il 50% della frutta estiva. Durante i prossimi quindici giorni si prevede un raccolto di circa 75 mila tonnellate di nettarine e 40 mila tons di pesche. Ma dai programmi realizzati, ahimé, ci attendiamo quotazioni molto basse, che definirei indecenti e nettamente sotto ai costi di produzione”. Il problema nasce da una parte dalle alte quantità di prodotto a disposizione, “dall’altra dalla cronica mancanza di organizzazione commerciale del comparto, non c’è un sistema unito”, spiega Ferri che si sofferma inoltre su un altro neo del settore. “Manca un catasto europeo che dia numeri precisi o quantomeno stime attendibili delle produzioni nel vecchio continente. Per esempio non abbiamo i volumi precisi della produzione spagnola, leader in Europa”.
Ferri riconosce inoltre alla grande distribuzione “un riposizionamento dei prezzi di vendita che non consente quasi più le offerte promozionali a 99 cents che si vedevano fino a pochi anni fa. L’obiettivo sarebbe vedere un chilo di pesche vendute a due euro con il 50% del guadagno destinato al produttore”.
Un’occasione per parlare di queste tematiche e non solo ci sarà venerdì 17 luglio quando l’Organismo interprofessionale organizza all’Expo di Milano la campagna promozionale sul prodotto, alla presenza del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina. Un’occasione, l’ennesima, per mostrare alle istituzioni in quale situazione si trovi il comparto sperando magari in una presa di posizione concreta da parte del ministero.
Emanuele Zanini
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