PESCHE. ECCO PERCHÉ LA FRANCIA FA ECCEZIONE

Condividi

“Anche se non eravamo presenti all’incontro in Commissione europea, siamo molto soddisfatti delle misure di sostegno alla campagna drupacee varate la scorsa settimana. Sono misure che non ci riguardano direttamente, perché non siamo esportatori, ma indirettamente. Alleggerendo il mercato, i benefici che ne derivano vanno a vantaggio di tutti”.

Così Raphaël Martinez, direttore della Fédération Fruits et Légumes d’Occitanie nonché del Dipartimento Pêches et Abricots de France commenta le ultime misure UE a sostegno della campagna pesche post embargo russo.

Il Corriere Ortofrutticolo ha fatto al direttore Martinez alcune domande.

– Perché non eravate presenti all’incontro presso la Commissione europea a differenza degli anni passati?

“È stata una questione di tempi stretti. L’invito è arrivato dai colleghi spagnoli tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, in pieno periodo di ferie. Sicché tra l’invito, l’ok della Commissione che è arrivato lo scorso giovedì, e l’incontro, c’è stato troppo poco tempo. Tuttavia noi siamo interessati a partecipare a queste riunioni, tant’è che alla prima, quella di giugno, eravamo presenti”.

– Come è andata la campagna pesche quest’anno?

“Quest’anno abbiamo visto precipitare i prezzi nei tre principali Paesi produttori, ossia Spagna, Grecia e Italia. La produzione è stata eccezionale in termini di volumi con quasi 4 milioni di tonnellate prodotte in Europa ma non pensiamo che si tratti di un livello straordinario ed eccezionale. Tuttavia, in Francia la situazione è leggermente diversa”.

– In che modo?

“La Francia è interessata in minor misura dall’export, dal momento che noi esportiamo solo il 10-15% della produzione mentre la stragrande maggioranza dei volumi è destinata al mercato interno dove riusciamo a mantenere dei prezzi corretti”.

– Quali sono state le quotazioni medie che avete registrato?

“Quest’anno alle cooperative sono stati riconosciuti mediamente da 1,2 a 1,6 euro al chilo dai quali poi venivano detratti i costi come ad esempio quello dell’imballaggio. Cifre doppie rispetto agli altri mercati europei”.

– In che modo valuta la possibilità che Europeche, l’evento di previsione sulla campagna pesche e nettarine, possa diventare itinerante e non più ancorato alla fiera francese Medfel?

“Il prossimo anno Medfel festeggerà il decimo anniversario di attività. È un traguardo importante e siamo molto determinati ad organizzare un grande evento al cui interno troverà posto ancora una volta Europeche. Potrebbe essere l’ultimo anno prima che si attivino dei cambiamenti all’organizzazione dell’evento sulle previsioni”.

– Che tipi di cambiamento?

“Ne abbiamo parlato anche con Afrucat e CSO e anche loro sono d’accordo. Dal 2019 l’organizzazione di Europeche potrebbe essere trasmessa ad altri Paesi componenti del tavolo”.

Mariangela Latella

Sfoglia ora l'Annuario 2024 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana

Sfoglia ora l'ultimo numero della rivista!

Join us for

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER QUOTIDIANA PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE