Si profila una stagione instabile per pesche e nettarine. Sui calibri piccoli nonostante non risultino giacenze i prezzi tendono a cedere, in particolar modo con la frutta destinata all’esportazione. Per quanto riguarda le pezzature medio-grandi, invece, le quotazioni sono migliori. Questo in estrema sintesi le prime considerazioni per la campagna 2014 da parte di Luigi Mazzoni (nella foto), dell’omonima azienda ferrarese.
“In generale le pezzature risultano più piccole rispetto al 2013 – afferma il giovane manager del gruppo emiliano-romagnolo –. La situazione in questi giorni è in evoluzione: molto dipenderà dal clima, ma non solo”. Tuttavia i risultati che si riusciranno ad ottenere dipenderanno anche dal confronto-duello con la Spagna, competitor sempre più aggressivo, in grado di aggredire i mercati con politiche di prezzo spesso difficili da contrastare da parte delle aziende italiane. “La concorrenza spagnola è in particolar modo sul mercato tedesco, dove il Paese iberico (che tra l’altro negli ultimi anni ha investito parecchio sulla pesca piatta con migliaia di ettari coltivati, diversificando le produzioni, ndr), può contare su una massa critica più forte e aggregata e quotazioni più competitive. Dobbiamo puntare sul rapporto con la grande distribuzione organizzata estera offrendo prodotto di buona qualità”. Meno preoccupante invece la sfida con la Grecia che si sta focalizzando soprattutto sui mercati dell’Est con prezzi piuttosto bassi.
L’importante comunque è di non ripetere le pessime campagne delle fragole – “annata da dimenticare sotto tutti i punti di vista” – e carote – “una stagione tragica, la peggiore degli ultimi 20 anni”. Nelle prossime settimane, con l’arrivo dell’estate e del “pieno” produttivo di Emilia Romagna prima e di Piemonte, poi si potranno delineare meglio i giudizi sull’annata di pesche e nettarine. (e.z.)