PESCA DI DELIA IGP, ARRIVA IL NUOVO MARCHIO: “PRONTI PER LA SVOLTA”

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Il primo anno serve “rodare” la macchina organizzativa e a promuovere il nuovo marchio territoriale. Le campagne di commercializzazione più importanti arriveranno a partire dal 2024.

All’Associazione produttori che ha condotto la pesca di Delia al traguardo dell’Indicazione Geografica protetta, sono consapevoli che l’IGP rappresenta una svolta a cui un po’ tutti devono abituarsi: non solo i produttori, ma anche i consumatori e la GDO.
La prima novità è stata la scadenza del 15 aprile. Entro quella data, infatti, i produttori che avessero voluto commercializzare apponendo il bollino IGP Pesca di Delia, avrebbero dovuto presentare tutta la documentazione di rito.
Le regole imposte dal disciplinare hanno fatto emergere qualche problema sulla regolarità in merito alle royalties e ai diritti di costituzione. “Ma poco alla volta – assicura il presidente dell’associazione dei produttori Salvatore Fontanazza – anche questo problema verrà risolto. Durante il primo anno, le pesche commercializzate come IGP saranno solo quelle delle varietà i cui diritti sono già scaduti e quelle conferite dai produttori in regola con il pagamento delle royalties. Nel frattempo, tutti gli altri produttori regolarizzeranno la loro posizione con i costitutori delle varietà che hanno in coltivazione e potranno inserirsi senza problemi nel circuito di valorizzazione”.

Sul nuovo marchio territoriale i peschicoltori nisseni e agrigentini fanno affidamento per migliorare le performance economiche del prodotto. “Ci si aspetta un apprezzamento di circa 30 centesimi di euro al chilo. Che non è poco, se si considera che le nostre pesche sono state collocate a un prezzo medio oscillante tra 1,50 e 2 euro al chilo a seconda del calibro”, afferma il presidente dell’Associazione.
Le rivendicazioni della IGP sono, comunque, a buon punto: per il 2023 sono stati già superati i 500 ettari. Hanno chiesto l’autorizzazione anche diversi magazzini di lavorazione e 5 OP. “In molti non ce l’hanno fatta a rispettare i tempi, ma sono sicuro che questi produttori si aggregheranno per la prossima campagna di commercializzazione”, afferma Fontanazza che, come prossimo obiettivo, si pone il riconoscimento del Consorzio di tutela e valorizzazione.
Non ci si aspettano numeri eccezionali, ma l’importante è cominciare. È questo il mantra per la Pesca di Delia IGP, la pesca che ha trovato “casa” in un vasto territorio a cavallo di due province e che include Delia, Caltanissetta, Serradifalco, Sommatino, Riesi, Butera, e Mazzarino tutti in provincia di Caltanissetta e Canicattì, Castrofilippo, Naro, Campobello di Licata e Ravanusa, in provincia di Agrigento.
L’Indicazione Geografica Protetta Pesca di Delia è riservata sia alle pesche a polpa gialla o bianca sia alle nettarine a polpa gialla. Le varietà di pesca ammesse sono diverse: Rich May, Ruby Rich, Spring Crest, Spring Lady, Royal Glory (quelle precoci); Elegant Lady, Rome Star, Symphonie, Rich Lady, Summer Rich, Royal Lee, Sweet Dream, Fidelia (quelle a maturazione media); Fartime, Flaminia, Lucie, O’Henry, Plus, Red Star, Summerset, Tardivo 2000, Guglielmina, Daniela (tardive). A queste si aggiungono le varietà di nettarine: Laura, Big Bang, Big Top, Kay Sweet (precoci); Nectaross, Orion, Sweet Lady, Venus, Honey Glò, Honey Royale (epoca di maturazione media); Morsiani 60, Morsiani 90, Fairlane, Francesca, Max 7, California, Nectagalant (tardive). Il disciplinare consente poi l’utilizzo anche di altre varietà, sia di pesche che di nettarine, frutto della ricerca varietale, ma a condizione che per esse, attraverso prove sperimentali e documentali, sia dimostrato il possesso delle caratteristiche peculiari stabilite dal disciplinare stesso.
I controlli sono stati affidati a Colfilcarni, il Consorzio di Ricerca Filiera Carni e Agroalimentare della Regione Siciliana che già è stato designato dal ministero come ente certificatore del Pistacchio verde di Bronte Dop, della Pagnotta del Dittaino Dop e della Provola dei Nebrodi Dop.

Arriverà anche una piattaforma e-commerce

“Stiamo predisponendo una piattaforma informatica di e-commerce di tipo B2B e B2C per l’attività di commercializzazione”, riferisce Salvatore Fontanazza. “Sulla piattaforma – continua – insieme alla Pesca di Delia IGP, verranno commercializzati anche aItri prodotti dai processi di qualità certificati. La piattaforma di e-commerce sarà pronta entro qualche settimana e comunque in tempo per l’inizio della parte più importante della stagione di commercializzazione che riguarda le produzioni medio-tardive della nostra pesca IGP”.
Lo strumento informatico innovativo – completo di app – sarà strutturato per gestire in modo separato ma contemporaneo sia gli acquisti on-line dei singoli consumatori che si interfacceranno con i produttori, sia gli acquisti della Gdo che si interfaccerà con le Op aderenti al Consorzio. La piattaforma di e-commerce è una delle numerose azioni previste all’interno del progetto “Cibelia” al quale hanno aderito otto aziende agricole di Delia e una di Caltanissetta. Il progetto, che ha ricevuto un finanziamento di circa 250 mila euro dal Gal Terre Nissene, prevede la creazione di una rete di produttori ed aziende e altri soggetti di settore (associazioni di produttori, le cooperative e le organizzazioni interprofessionali) che dovranno operare e contribuire alla realizzazione dello sviluppo rurale del territorio nisseno grazie a un modello innovativo di cooperazione.

Angela Sciortino

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