PERÙ, EL NIÑO COMPROMETTE LA PRODUZIONE DELL’UVA DA TAVOLA

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In Perù le condizioni climatiche anomale registrate per effetto de El Niño potrebbero avere conseguenze negative sulla produzione di uva da tavola. A denuncialo è la stessa associazione locale di viticoltori Provid che prevede un calo del 30% per la campagna 2017/2018 rispetto alla stagione precedente.

La produzione di uva da tavola è una pratica relativamente nuova per il paese andino: le prime varietà sono state messe a dimora appena una ventina di anni fa; ad oggi gran parte delle superfici sono dedicate a Red Globe anche se l’attenzione si sta via via spostando verso varietà apirene.

Dopo un “triennio d’oro” – tra il 2013 e il 2016 – durante il quale l’uva peruviana si è affermata come il principale prodotto nella categoria delle esportazioni non tradizionali, grazie ad un tasso di crescita delle rese in campo tra il 12 e il 15%, il comparto sembra subire una piccola battuta di arresto.

Per le stime ufficiali sarà necessario attendere la fine di ottobre; ciò che è trapelato finora sono solo ‘indiscrezioni’, per altro non del tutto attendibili in quanto la mancanza di dati storici non permette di tracciare un quadro ben definito che tenga conto delle piogge incensanti abbattutesi sul territorio, perché finora mai documentate.

La qualità tuttavia non dovrebbe essere stata compromessa e la scarsità di grappoli potrebbe avere un effetto positivo sui prezzi.

Infine, da sottolineare la grande variabilità produttiva da zona a zona: a fronte di un tonfo delle produzioni del nord – in particolare per la Red Globe della regione del Piura, che potrebbe tradursi in un calo dell’export del 38% -, a sud si potrebbe raggiungere fino ad un +10% dei volumi. (c.b.)

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