PERE, VOLUMI AI MINIMI. FERRI: “INCOGNITA CALIBRI SULL’ABATE”. BENE LA FRUTTA ESTIVA

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La campagna delle pere è ancora tutta da scrivere, sebbene il crollo produttivo in Italia – i dati Prognosfruit di agosto prevedevano un drammatico -63% – non dia troppi buoni segnali sulla nuova annata ormai alle porte.

“Avremo molte meno pere rispetto anche al 2021, annata già molto scarica – conferma Gabriele Ferri (nella foto), direttore generale di Naturitalia e protagonista del Corriere Ortofrutticolo. “Nel comparto sta inoltre salendo un po’ di preoccupazione per il caldo delle ultime settimane che potrebbe incidere in maniera significativa sul reale calibro delle pere in raccolta, in particola sull’Abate”. A causa del clima quindi potrebbe esserci una riduzione delle pezzature su tutte le varietà. “Per cercare di scongiurare la possibilità di ritrovarsi con calibri piccoli i produttori tenderanno a ritardare il più possibile la raccolta, nella speranza di un aumento del diametro negli ultimi giorni. Pertanto – spiega il manager emiliano romagnolo – credo che si raccoglierà con 4-5 giorni di ritardo rispetto alla media e si andrà perciò ad iniziare verso la fine della settimana prossima, a metà settembre”.

“Dobbiamo valorizzare la produzione nazionale”

A livello commerciale “il settore in questo momento è concentrato sulla definizione dei prezzi delle William, che potrebbe indirizzare il mercato. Quel che è certo è che in generale non riusciremo a remunerare i produttori che sono stati danneggiati dalle gelate primaverili. Poi si dovranno fare i conti con le altre produzioni europee, a partire dal Belgio e Olanda con la Conference. Dovremo essere bravi a far leva sul fatto che le nostre produzioni, a partire dall’Abate, hanno caratteristiche uniche e inimitabili, e di grande qualità”.

Frutta estiva: “Volumi bassi ma annata positiva”

Per quanto riguarda invece la campagna delle frutta estiva, l’annata si sta rivelando buona. “Avremo altre tre settimane di produzione a livello nazionale – dichiara Ferri – con volumi ancora piuttosto significativi per pesche e nettarine. La stagione si sta rivelando positiva per tutte le drupacee, dalla albicocche alle susine – sia per calibro che per aspetto. Il clima caldo e asciutto dell’ultimo periodo ha favorito le produzioni. I volumi, tuttavia, si confermano molto scarsi con circa il 30% in meno sulla media per pesche, nettarine e albicocche, e cali ancora più consistenti per le susine”.

Per quanto riguarda le susine rimane l’incognita delle produzioni spagnole: “Dal Paese iberico arrivano informazioni ancora contraddittorie che non chiariscono quale è il quadro della situazione. Di certo in Italia le quantità saranno minime ma allo stesso tempo si spera in quotazioni importanti”.

Emanuele Zanini

emanuele.zanini@corriere.ducawebdesign.it

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