PERE, SORPRESA ABATE. ZAMPAGNA (ORIGINE GROUP): “RICHIESTE SOPRA LE ASPETTATIVE”

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Bene l’Abate, meno le altre varietà. Per le pere autunnali è stata una partenza un po’ a sorpresa. Nonostante la “regina” delle pere italiane stia attraversando un periodo difficile a livello produttivo, penalizzata dal clima e dalle malattie, a partire dalla maculatura bruna che ha falcidiato le produzioni, la risposta del mercato è soddisfacente.

“L’Abate Fetel, nonostante le note problematiche, sta riscontrando buone richieste sul mercato – afferma Alessandro Zampagna, direttore commerciale di Origine Group. Buono il gradimento sia in Italia che all’estero. I prezzi staccati tra l’altro sono più che dignitosi. In questo avvio di campagna, invece, troviamo maggiori difficoltà con le altre tipologie di pere, su cui ci si aspettava forse qualcosa di più. Ma presumo che con l’arrivo della stagione più fredda non dovremmo avere particolari problemi nelle vendite”.

Alessandro Zampagna

Quest’anno il prodotto di seconda categoria è superiore rispetto al normale, così come la merce destinata alla trasformazione. Origine Group, che commercializza solo prodotto premium di prima categoria, in Italia e all’estero, riscontra volumi superiori rispetto al 2019, annus horribilis per le pere, ma un po’ sotto la media degli anni passati.

Per quanto riguarda il kiwi, Zampagna non azzarda previsioni, anche se si aspetta una “campagna molto incerta. L’interesse non manca, i produttori hanno alte aspettative. Ma sui mercati c’è ancora confusione, con la Grecia che si proporrà con la consueta aggressività commerciale”. (e.z.)

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