PERE, PRODUZIONE MONDIALE PREVISTA IN AUMENTO GRAZIE ALLA CINA

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La produzione globale di pere per quest’anno dovrebbe crescere, grazie all’aumento della produzione cinese che compenserà le perdite legate alle condizioni meteorologiche nell’Unione Europea.
In base a un recente report FAS, pubblicato dallo USDA, il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, si prevede che la produzione globale di pere nel 2023/24 aumenterà di 300.000 tonnellate su base annua, arrivando a 25,2 milioni di tonnellate. Le esportazioni dovrebbero salire di 89.000 tonnellate, a 1,8 milioni di tonnellate, in virtù dell’incremento delle spedizioni da Cina e Sudafrica.
Cina: ci si aspetta che la produzione si attesti a 19,6 milioni di tonnellate (+600.000 tons rispetto alla campagna precedente). L’export cinese dovrebbe crescere di oltre il 20%, a 500.000 tonnellate, mentre l’import dovrebbe aumentare leggermente, a 20.000 tonnellate.
Unione Europea: la produzione dovrebbe essere pari a 1,8 milioni di tonnellate, 249.000 in meno rispetto alla stagione pregressa. Si tratta della raccolta più scarsa dal 2005/06. A questo calo contribuiscono le gravi perdite in Italia, principale nazione produttrice, colpita da molteplici eventi meteorologici dannosi che hanno ridotto il raccolto di oltre il 60%. Il calo della produzione dovrebbe incidere sulle esportazioni, stimate in 325.000 tonnellate (-21.000 tonnellate VS 2022/23). Si prevede che la domanda sostenuta porterà a un incremento di 30.000 tonnellate nelle importazioni che potrebbero raggiungere quota 170.000 tonnellate.
Stati Uniti: la produzione dovrebbe restare stabile a 583.000 tonnellate. L’export dovrebbe attestarsi a 110.000 tonnellate (+10.000 rispetto alla campagna precedente). Si prevede che le importazioni torneranno al livello più alto dal 2014/15, crescendo di 9.000 tonnellate fino a quota 80.000, alimentate dall’aumento delle spedizioni da Argentina, Cina e, in misura minore, Corea del Sud.
Argentina: si prevede che la produzione aumenterà per il secondo anno consecutivo arrivando a 625.000 tonnellate (+23.000), grazie alle condizioni meteorologiche favorevoli. Le esportazioni dovrebbero progredire leggermente fino a 320.000 tonnellate.
Sudafrica: si prospetta un aumento della produzione di 10.000 tonnellate fino a quota 500.000. Le superfici coltivate continuano a crescere gradualmente. L’incremento della produzione e l’aumento della richiesta da parte dell’Unione Europea dovrebbero stimolare le esportazioni che potrebbero arrivare a 280.000 tonnellate, 35.000 in più rispetto alla campagna precedente.
Cile: si prevede che la produzione proseguirà il trend al ribasso, contraendosi di 10.000 tonnellate per arrivare a 202.000, a causa della diminuzione delle superfici coltivate. L’export dovrebbe scendere ulteriormente di 5.000 tonnellate, a 105.000, riflettendo la riduzione della produzione.

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