È entrato in vigore il 10 ottobre scorso il discusso accordo di partenariato tra Unione europea e cinque Stati dell’Africa australe. Lo ha comunicato l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che ha specificato come ciò avvenga a seguito dell’adempimento delle procedure per l’applicazione provvisoria dell’Economic Partnership Agreement tra Comunità europea, da una parte, e la Repubblica del Botswana, il Regno del Lesotho, la Repubblica di Namibia, la Repubblica del Sud Africa e il Regno dello Swaziland dall’altra. L’accordo, orientato allo sviluppo, permette sostanzialmente ai cinque paesi africani di accedere con le loro esportazioni al mercato europeo in esenzione da dazi e contingenti.
Nel 2015 l’export europeo di ortofrutta verso lo Swaziland è stato di 7.393 tonnellate, l’8% in più rispetto al 2014. Spedizioni che per quasi il 98% dei casi erano rappresentate da agrumi (7.230 ton). Le importazioni della Namibia si sono invece attestate a 19.055 tonnellate (-7%), di cui 19.012 di agrumi. Nello stesso periodo, le importazioni dell’Unione europea dal Sud Africa – il terzo più grande fornitore di prodotti ortofrutticoli tra i paesi extra comunitari – sono aumentate dell’11% rispetto all’anno precedente, portandosi a 1.213.938 tonnellate. Tale merce, tolte le 12.213 tonnellate corrispondenti a ortaggi, è stata così ripartita: 52.523 tonnellate tra datteri, fichi, ananas e avocado (voce 0804); 654.466 ton di agrumi (voce 0805); 232.643 tonnellate di uva da tavola (voce 0806); 1.718 ton tra meloni, angurie e papaya (voce 0807); 196.470 ton tra mele e pere (voce 0808); 50.063 tonnellate di drupacee (voce 0809) e 13.794 tonnellate di prodotti appartenenti alla voce “altra frutta fresca” (0810).
Grazie all’accordo dunque sono stati eliminati i dazi doganali in entrata, con le dovute eccezioni per alcuni prodotti ritenuti sensibili per la loro importanza sociale ed economica, quali banana, alcuni tipi di agrumi, mele e pere. In generale inoltre viene garantito un livello minimo dei prezzi in entrata che varia a seconda del prodotto e del periodo.
Anche per gli ortaggi sono stati cancellati i dazi doganali, eccezione fatta per cavolfiori (voce 0704 10), lattughe a cappuccio (voce 0705 11), sedano rapa (voce 0706 90 10), piselli (0708 00) e fagiolini (voce 0708 20 00). Infine, nel caso di pomodori (0702 00 00), cetrioli (0707 00 05), carciofi (0709 91 00) e zucchine (0709 93 10) si mantiene invariato il sistema dei prezzi in entrata.
Chiara Brandi