Pizzoli pensa in grande attraverso un nuovo maxi stabilimento, una solida partnership con McDonald’s, con l’obiettivo di crescere all’estero. Il gruppo bolognese, nato nel 1926 tra i leader in Italia nella produzione e trasformazione di patate, sta realizzando un impianto di 18 ettari per un investimento complessivo di 50 milioni di euro per aumentare la produzione di prodotto surgelato passando dalle attuali 35 mila tonnellate fino alle 100 mila tons, cui si sommano altre 27mila tonnellate di patate fresche in sacchetti. Il piano di sviluppo, come tra l’altro riporta un articolo sul Resto del Carlino di oggi, è già partito con il nuovo impianto per logistica e magazzino a San Pietro in Casale, nel Bolognese: si tratta di un gigantesco freezer costato 15 milioni di euro, capace di immagazzinare e gestire, in modo totalmente automatizzato, 9.200 pallet a una temperatura di 25 gradi sotto zero.

L’intenzione di realizzare un nuovo stabilimento era sorta già una decina di anni fa ma oggi è diventata una necessità dopo l’accordo in esclusiva stipulato con McDonald’s, che prevede la fornitura di tutte le patatine vendute nei ristoranti della catena americana in Italia. E che, assicura Nicola Pizzoli (nella foto) nell’intervista al Carlino, “ci consoliderà in un primato che, per numeri e dimensioni, ci rende unici in tutto il Sud Europa, e che ci aprirà al mercato del Mediterraneo”. Buoni affari per l’azienda, e per l’indotto, quegli “oltre 300 produttori di patate in tutta Italia, con uno zoccolo duro importante in Emilia Romagna, da cui ci approvvigioniamo”. Le patate di Pizzoli, oggi sono italiane al 75%. Ma “partiamo con questa nuova impresa proprio per arrivare al cento per cento”.

I numeri di Pizzoli sono significativi: 80 milioni di fatturato previsti per il 2016, in crescita del 10% sull’anno prima, con una quota di mercato sul comparto delle patatine surgelate del 26%. Il 20% della produzione oggi è acquistato proprio da McDonald’s.