PATATE, MANCA PRODOTTO MA IL VALORE CONTINUA A CRESCERE

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Nella seduta di Borsa Patate del 12 gennaio scorso la Commissione Paritetica ha analizzato la situazione commerciale del settore sia in Italia che in Europa.

Appare oramai conclamata in tutta Europa la generale carenza di patate di qualità da destinare sia al consumo fresco sia all’industria di trasformazione. La situazione commerciale è stata favorita dalle basse rese di alcuni Paesi produttori del bacino del mediterraneo e dalle difficoltà di portare a termine la raccolta dei tuberi in Nord Europa, dove le condizioni climatiche avverse dell’ultimo mese (pioggia e gelo) fanno prevedere perdite superiori al 10% della superficie originariamente investita.

Il raccolto nazionale, in via di rapido esaurimento, grazie anche ad un mercato decisamente dinamico, troverà nei prossimi mesi nella produzione novella, in particolare Siciliana, un’alternativa di elevata qualità.

Al pari di quanto avviene negli altri Paesi, questa particolare situazione sta generando un aumento delle quotazioni del prodotto in natura, che, come conseguenza, porta ad un aumento delle quotazioni di circa 10-15 centesimi il kg per le patate di prima qualità proposte in piccole confezioni.

Gli Operatori della Borsa, in ottemperanza a quanto previsto dal Contratto Quadro stipulato per il triennio 2023-2026 ed alla luce dell’andamento produttivo, commerciale e degli stoccaggi, hanno dunque inteso adeguare il prezzo delle patate di prima qualità conferite in conto deposito per la campagna produttiva 2023/24, innalzando il valore a 0,54 euro/kg. Tale valore si riferisce al prodotto di prima qualità consegnato alla raccolta f.co azienda agricola in imballaggi del confezionatore.

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