In Italia, nel 2015 la produzione di patate è attesa in calo del 15% rispetto a quanto raccolto lo scorso anno. In Europa, si stima un calo della superficie investita a patate del 3,5% rispetto al 2014 ed una flessione della resa produttiva del 12%. Sono queste le prime indicazioni emerse nel corso della riunione dell’Osservatorio economico della filiera pataticola a Roma.
Le operazioni di raccolta dei tuberi sono ancora in corso di svolgimento sia in Italia, sia nei principali paesi produttivi europei. Per l’Italia si stima per il 2015 una produzione di patate da consumo compresa fra 1,1 ed 1,2 milioni di tonnellate, contro i 1,4 milioni del 2014, ossia circa il 15% in meno rispetto al 2014.
Tale risultato è frutto sia della riduzione delle superfici investite, sia delle rese produttive per ettaro, penalizzate anche dalle temperature eccezionalmente alte che sono state registrate nel corso di alcune delle principali fasi di sviluppo fenologico della coltura.
Secondo NEPG (North-Western European Potato Growers Foundation), per i cinque importanti paesi produttori europei (Inghilterra, Francia, Olanda, Germania e Belgio) si prevede che nel 2015 possano esser raccolte poco meno di 25 milioni di tonnellate di patate contro i 28,5 milioni di tonnellate del 2014 ( -11%). Inoltre, si calcola che la superficie coltivata a patate (escluso quelle da fecola e da seme) in questi cinque Paesi sia di 533.000 ettari contro i 547.000 del 2014 (-14.000 ha pari a -2,5 %).