PATATE, BORSA DI BOLOGNA: DEFINITO IL PREZZO DEL PRODOTTO DI PRIMA CATEGORIA

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Nella Commissione paritetica della Borsa patate di Bologna i componenti hanno inteso definire già da ora il prezzo di riferimento per le patate conferite in conto deposito per la merce di prima categoria. Una campagna, quella in corso, che sembra rientrare nella normalità con rese produttive più basse rispetto a quelle record del 2014 e in linea con la media degli anni precedenti.

Ad oggi, dopo circa 8-10 giorni dall’avvio delle scavature, occorre evidenziare che le cultivar scavate sono di buona qualità e omogeneità. La previsione produttiva aggiornata in Europa evidenzia un calo delle superfici coltivate (-3,5%) e delle rese (-12%), in particolare nei cinque Paesi maggiori produttori anche a causa del perdurare di un andamento climatico siccitoso. A livello nazionale, terminate le novelle sono iniziate le produzioni di Emilia-Romagna e Veneto alle quali seguiranno Lazio, Abruzzo e altre regioni.

La campagna prende avvio con un certo ottimismo e con forti aspettative da parte dei produttori agricoli che escono da un’annata veramente complessa e difficile i cui risultati economici non hanno consentito la copertura dei costi di produzione. E’ dunque necessaria un’inversione di tendenza perché, se così non fosse, la pataticoltura italiana potrebbe subire il colpo mortale. Dopo aver esaminato diverse ipotesi proposte circa la strategia da adottare, dunque, le associazioni dei produttori Appe e Assopa hanno preferito definire, sin da ora, il prezzo di riferimento per le patate conferite in conto deposito in modo da avere da subito un prezzo di riferimento per la produzione. Tale valore è stato fissato in 0,30 euro/kg per il prodotto di prima qualità. Le OP ribadiscono che la modalità del "conto deposito a norma del contratto quadro" nasce per ridurre i "rischi " che potrebbero derivare da un’abbondante offerta di patate al momento delle scavature. La quotazione di 30 centesimi va letta dunque come un momento positivo per il sistema; prezzo da cui anche le trattative di compravendita per prodotto "non in conto deposito" dovrebbero prendere a riferimento per trovare il giusto punto d’incontro fra domanda e offerta. Le Associazioni, nelle figure dei presidenti Massimo Cristiani (Appe) e Piero Emiliani (Assopa), esprimono soddisfazione per l’intesa trovata che comunque permette di guardare con maggiore fiducia al futuro del settore. Luciano Trentini, in qualità di coordinatore della Commissione della Borsa patate, giudica positivo l’esito dell’incontro, pur sapendo che una tale decisione non soddisferà tutti. Secondo Trentini, però, risultati ottenuti in Emilia-Romagna potranno ulteriormente migliorare, se aumenterà la fiducia e la coesione di tutti coloro che si riconoscono nel sistema.

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