PATATE: A INIZIO OTTOBRE CALO DEI CONSUMI E RIBASSO DEI PREZZI

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Le prime rilevazioni riguardanti i 5 principali Paesi produttori di patata dell’Europa occidentale (Inghilterra, Olanda, Belgio, Francia, Germania) indicano un aumento delle superfici coltivate dell’1,3% rispetto al 2010 (+4% in Francia), rese produttive medie superiori alle 47 tonnellate per ettaro (+ 5,5% su 2010), e una produzione complessiva di 25,5 milioni di tonnellate (+6,8% su 2010).

Produzione che segna una crescita di 1,6 milioni di tonnellate rispetto al raccolto del 2010. In Germania si prevede un incremento dei volumi del raccolto di patata del 17,6% rispetto al 2010, per una produzione complessiva nel 2011 di oltre 11 milioni di tonnellate (fonte FIWAP, Belgio). Tra l’agosto 2010 e l’agosto 2011, la Francia ha registrato una crescita in valore delle esportazioni di patata del 64% rispetto alla stagione precedente e un calo dei volumi venduti del 4%, l’Italia si conferma il secondo mercato di esportazione delle patate francesi con un’importazione di 357.000 tonnellate ed un valore di 96,3 milioni di euro nel periodo in esame.

La produzione di patata da conservazione in Italia si presenta con volumi superiori rispetto a quelli dello scorso anno (annata caratterizzata da rese produttive mediamente basse in molte Regioni); in base alle ultime indicazioni dai principali areali di produzione, le rese produttive delle coltivazioni di patata nel Nord Italia si sono mantenute su valori sostanzialmente nella media degli ultimi anni, mentre nel centro Italia hanno segnato una crescita rispetto allo scorso anno.

Il mercato della patata ha registrato nel mese di settembre un andamento regolare delle vendite nel canale della distribuzione organizzata e nei principali mercati all’ingrosso della penisola, con quotazioni del prodotto tendenzialmente stabili. Gli operatori temono gli effetti negativi di una maggiore offerta di prodotto sulle quotazioni della patata delle prossime settimane in Europa.

In Italia, all’inizio del mese di ottobre si è registrata una tendenza al ribasso dei prezzi del tubero nei principali mercati all’ingrosso e in alcune catene distributive minori: questa situazione è favorita da un rallentamento dei consumi del prodotto e dalla presenza sul mercato di patate di origine italiana ed estera a prezzi molto competitivi. In questa fase della campagna, il prodotto di origine francese offerto in esportazione verso l’Italia quota un prezzo di partenza di 0,08 euro al chilo per la varietà Agata, con indice di lavabilità 7 e calibro 45+; il prodotto di origine tedesca quota un prezzo reso al Nord Italia variabile tra 0,11 euro e 0,12 euro al chilo in relazione al diverso livello qualitativo. Da indagini varie realizzate sui prezzi medi di vendita al dettaglio in Italia, nella settimana 41 del mese di ottobre 2011, il prezzo medio di vendita della Patata al chilogrammo è stato di 0,95 euro nel dettaglio del Nord Italia, di 0,95 euro nel dettaglio del centro Italia e di 0,80 euro nel dettaglio del Sud Italia. Il prezzo medio di vendita al dettaglio della patata rilevato in Italia risulta di 0,90 euro al chilogrammo.

 

OSSERVATORIO NAZIONALE DELLA PATATA

Si è tenuta alla fine del mese di settembre presso la sede Covalpa Abruzzo di Celano, la riunione dell’Osservatorio Nazionale della Patata del Cepa. Alla riunione dell’Osservatorio hanno partecipato, oltre le Unioni Nazionali dei produttori di patata Unapa ed Italpatate, rappresentanti della produzione organizzata di diverse Regioni italiane e operatori commerciali operanti in diverse zone del paese. La riunione è stata dedicata a esaminare l’andamento delle produzioni di patata nelle diverse aree del paese per valutare le prospettive economiche della stagione pataticola in corso. Nella prima parte della riunione sono stati esaminati i dati e le prospettive della produzione di patata in Italia ed Europa del 2011. I dati ISTAT relativi alla produzione di patate del 2010 in Italia, evidenziano un calo delle produzioni e delle superfici coltivate di Patata Comune e di Patata Novella nel 2010 rispetto all’anno precedente. La contrazione della produzione italiana di Patata Novella del 2010 è stata di 2.820 ettari per una riduzione dei volumi del raccolto di oltre 58 mila tonnellate rispetto al 2009, il calo delle produzioni italiane di Patata Comune del 2010 è stato di 5.374 ettari per una riduzione dei volumi di oltre 187 mila tonnellate rispetto al 2009.

Il raccolto Europeo di Patata Comune del 2011 si annuncia su livelli nettamente superiori rispetto a quelli del 2010, con una crescita delle rese produttive e delle superfici coltivate in molti dei principali paesi produttori di Patata del vecchio continente. I partecipanti alla riunione hanno confermato il dato della crescita dei volumi delle produzioni di Patata Comune di quest’anno in Italia, determinato principalmente dall’aumento delle rese produttive delle coltivazioni, in particolare in Lazio e Abruzzo. Da un punto di vista economico, la situazione produttiva che si va delineando in Europa ed il calo delle quotazioni della patata registrato in diversi anelli della filiera rispetto alla precedente stagione inducono gli operatori ad esprimere forte preoccupazione per i risultati economici nel proseguimento della campagna commerciale 2011-2012 della patata in Italia.

E’ emersa con chiarezza da parte degli intervenuti la necessità di sviluppare una strategia di sistema tra gli operatori e le istituzioni per valorizzare e tutelare la pataticoltura nazionale, in particolare l’accento è stato posto sulla necessità di mantenere un dialogo costante tra gli operatori del settore ai vari livelli e coinvolgere le istituzioni competenti rispetto alle problematiche del comparto della patata. Alcuni dei rappresentanti del mondo del commercio intervenuti alla riunione, hanno ribadito la necessità di difendere la produzione nazionale di patata di qualità rispetto alla concorrenza basata spesso esclusivamente sul prezzo da parte del prodotto di importazione. Da parte delle Unioni Nazionali vi è stato l’auspicio di un maggiore coinvolgimento delle istituzioni rispetto alle problematiche del comparto, è stata anche ribadita l’importanza di ricercare un coinvolgimento diretto della distribuzione organizzata per valorizzare e tutelare la pataticoltura nazionale. Un’ulteriore riunione dell’Osservatorio Nazionale della Patata è prevista entro la fine dell’anno.

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