Il mercato sta sorridendo alla patata del Quartier del Piave, una piana sassosa in provincia di Treviso. Purtroppo la produzione appena cominciata si mostra alquanto scarsa: è stimata attorno a -20% – 30%. Un brutto inverno e una pessima primavera hanno condizionato negativamente la semina e la crescita delle patate.
È soprattutto per questo motivo che il prezzo sta tenendo bene. Dunque una quantità limitata – quest’anno sarà ben difficile arrivare ai 30 mila quintali – per cui sarà problematico soddisfare appieno le richieste, gran parte delle quali sono provenienti del mercato locale o al massimo regionale.
È un prodotto sostanzialmente di nicchia, che ha la caratteristica di avere un aspetto mediocre ma un gusto eccezionale. Una patata disomogenea, la cui forma è disegnata dai sassi tra i quali cresce, ma buona e ricca di valori nutrizionali dovuti alla presenza di minerali, soprattutto potassio e ferro, metallo che dà infatti il nome ai terreni locali, chiamati “ferretti”.
“Per capire la nostra patata, bisogna gustarla: è eccezionale, una volta scoperta non la si abbandona più. È consistente, ha un sapore forte e ben riconoscibile”, commenta Luciano Giotto, orticoltore di Moriago della Battaglia e socio di OPO Veneto, che coltiva patate destinate sia al consumo diretto (fresche) che all’industria. “Anche quest’anno – aggiunge Luciano Giotto – stiamo raccogliendo una buona patata, con tutte le caratteristiche per cui è molto apprezzata, ma la quantità è scarsa; fortunatamente il prezzo è invece buono”.
Sono dati confermati da OPO Veneto: per le precoci c’è stata una buona accoglienza e sono buone le premesse per le tardive. A Moriago della Battaglia ogni anno sono dedicati all’ortaggio due fine settimana, con incontri culturali e gastronomici, organizzati con l’obiettivo di metterne in risalto le caratteristiche e farne conoscere la versatilità in cucina. (fonte: Ortoveneto)