Partenza sprint per la tredicesima edizione di Interpoma, la fiera internazionale dedicata al mondo della mela in programma nel quartiere fieristico di Bolzano fino a sabato 23 novembre, alla presenza di 490 espositori provenienti da 21 Paesi su un’area espositiva di 25 mila metri quadrati. Già dalle prime ore della prima giornata della kermesse gli spazi espositivi erano affollati, con professionisti e operatori del settore che hanno gremito i padiglioni della manifestazione bolzanina. Innovazione, ricerca, tecnologie, anteprime e novità sulle varietà melicole e sulle nuove tecniche di produzione, selezione e conservazione dei prodotti: girando tra gli stand della fiera si respirava un’aria nuova, rivolta con decisione al futuro di uno dei comparti più attivi e innovativi del panorama ortofrutticolo.
Non a caso il filo conduttore dell’edizione 2024 di Interpoma è incentrato sulla digitalizzazione e sul ”meleto del futuro”, in un viaggio alla scoperta delle nuove tecnologie che la genetica e il digitale mettono a disposizione per ottimizzare la produzione melicola in ottica sostenibile.
Già dal primo giorno si sono susseguiti incontri, workshop ed eventi speciali su svariati temi.
Momento centrale della manifestazione è senza dubbio l’Interpoma Congress 2024, organizzato in collaborazione con il Centro di Sperimentazione Laimburg, inaugurato oggi con una prima giornata dedicata al tema dell’evoluzione genetica, in cui esperti del settore si sono confrontati sulle nuove tecnologie di breeding, con argomenti relativi alle normative globali sull’editing del genoma delle piante, ai diritti di proprietà intellettuale.
Nella seconda giornata, intitolata “Rivoluzione digitale: I meleti del futuro”, in programma domani, si approfondiranno tematiche relative a sensori, microchip, soluzioni create attraverso l’intelligenza artificiale applicate alle piante per gestire in tempo reale grandi quantità di dati e programmare interventi in campo e gestire la raccolta.
Emanuele Zanini
emanuele.zanini@corriereortofrutticolo.it
