PARI (ALMAVERDE BIO): SERVE UNA STRATEGIA PER IL BIOLOGICO

Condividi

“La GDO sta rispondendo alle sollecitazioni del mercato e con le sue private label ha indubbiamente accelerato la crescita dei consumi del biologico. Un ulteriore balzo dei consumi è possibile con un cambio di impostazione: invece di limitarsi a rincorrere il mercato, assorbendo proposte e novità come sta facendo, la GDO potrebbe mettere in piedi una vera e propria strategia per il bio, strutturata per category ed aprire con maggiore coraggio ai marchi dei produttori”.

Così Paolo Pari (nella foto), direttore di Almaverde Bio, al debutto al Cibus di Parma. Un’esperienza fieristica che Pari giudica positivamente. Il primo trimestre 2016 di Almaverde conferma la crescita a due cifre che ha caratterizzato il 2015 (+17% a fine anno con un valore al consumo di 67,6 milioni di euro). “Stiamo assistendo – afferma il manager – ad una  crescita diseguale. Il settore del fresco conferma una crescita costante ma ci sono settori che stanno letteralmente esplodendo. Mi riferisco ai prodotti di quinta gamma e a tutte le innovazioni che abbinano prodotto e servizio. Il biologico è oggi una fucina di innovazione. Ogni sei mesi almeno, in molte aziende, succede qualcosa di nuovo in termini di proposte di nuovi prodotti. Non dobbiamo però dimenticare la cosa più importante: mantenere alto il livello di garanzia per il consumatore, non possiamo deluderlo”.

Accanto alla GDO, Almaverde Bio sta sviluppando la distribuzione nel normal trade e nell’horeca. In crescita la quota export, focalizzata in particolare su Germania, Francia e Svezia.

Sfoglia ora l'Annuario 2024 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana

Sfoglia ora l'ultimo numero della rivista!

Join us for

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER QUOTIDIANA PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE