Aggregazione. Una parola d’ordine imprescindibile da anni per il settore, ma che potrebbe trovare in futuro nuovi sviluppi concreti, in particolar modo tra il mondo dei mercati all’ingrosso e quello delle organizzazioni di produttori.
È uno dei concetti emersi oggi in occasione del convegno organizzato dal consorzio Edamus all’Italian Fruit Village a Fruit Logistica. All’evento, moderato da Gioacchino Bonsignore, hanno partecipato tra gli altri Marco Salvi, presidente di Fruitimprese, Fabio Massimo Pallottini, presidente di Italmercati, Gennaro Velardo, presidente di Italia Ortofrutta ed Emilio Ferrara, presidente del Consorzio Edamus.
“Il mondo delle imprese e in particolare delle OP guardino ai Mercati all’ingrosso come a delle opportunità per crescere”. A lanciare la sfida è Fabio Massimo Pallottini, con l’obiettivo di aggregare all’interno dei centri agroalimentari il mondo della produzione attraverso le OP, coinvolgendo anche i settori del commercio e della distribuzione.
“Oggi dobbiamo pensare a questo salto di qualità – ha sottolineato il presidente di Italmercati in occasione del convegno all’Italian Fruit Village a Berlino dedicato all’aggregazione -. Le città hanno bisogno di politiche distributive capillari ed efficienti nonché di valorizzare prodotti di qualità: è il lavoro che facciamo nei nostri Mercati. Ecco perché chiedo alle OP nonché ad associazioni come FruitImprese di guardare a noi come luoghi fisici dove aggregare concretamente progetti strategici. Nei Mercati italiani passa tra il 50 e il 60% dell’ortofrutta consumata dagli italiani: possiamo essere per il mondo della produzione un’opportunità di crescita con una presenza significativa delle OP esistenti nei nostri Mercati, lavorando insieme per la creazione di nuove “targettizzate” rispetto alle attività dei singoli Mercati”.
Una sfida accolta in pieno dal rappresentante dell’Unione nazionale Italia Ortofrutta. “La collaborazione tra le nostre organizzazioni e i Mercati esiste già, ma ci sono tutte le condizioni per creare ulteriori sinergie nel concreto, grazie anche alle norme dei decreti attuativi che consentono questo tipo di interventi, considerando tra l’altro che l’eventuale presenza di stand delle OP nei Mercati è pienamente rendicontabile nei piani operativi”. “I sistemi delle OP consentirebbe di entrare direttamente nei Mercati in maniera capillare in più centri e aree geografiche”, ha aggiunto Velardo. Roma potrebbe essere il Mercato sperimentale da cui iniziare un percorso più diffuso, ha ipotizzato il presidente di Italia Ortofrutta.
Emanuele Zanini
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