Acquistavano frutta e verdura di seconda categoria all’ingrosso per poi spacciarli come propri e rivenderli come prodotti a chilometri zero, anche se buona parte dell’ortofrutta proveniva da altre regioni italiane e addirittura dall’estero.
È accaduto a Padova dove quattro piccoli agricoltori sono finiti nel registro degli indagati con l’accusa di frode in commercio a conclusione di un’inchiesta coordinata dal pubblico ministero Sergio Dini e affidata al Corpo Forestale. Nel mirino degli investigatori sono finiti i mercatini di Padova (piazza De Gasperi), Vigodarzere, Cadoneghe e Cittadella. I nuovi presunti “furbetti” vendevano ortaggi, tra cui insalate, zucchine, carote e patate, e frutta, tra cui mele, spacciandoli per propri. L’ortofurtta invece veniva acquistata al Maap Mercato agroalimentare di Padova e rivenduta facendo credere ai clienti che quella merce fosse stata coltivata nella zona. In realtà, hanno scoperto gli inquirenti, quei prodotti provenivano da altre province del Veneto e da altre regioni come Toscana e Puglia. Le patate addirittura importate dalla Francia.