PAC, DE CASTRO: “SERVE AGRICOLTURA PIÙ SOSTENIBILE”. ROMANO: “POSITIVO L’INIZIO DEL NEGOZIATO”

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“Oggi la nostra responsabilità è innanzitutto quella di offrire al settore agricolo strumenti per rispondere alla grande sfida che ci impone il nuovo scenario: produrre di più inquinando di meno”. A dichiararlo è stato il Presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento europeo ed ex ministro dell’Agricoltura Paolo De Castro.

 

L’occasione è stato l’incontro tenutosi a Bruxelles con i Ministri Ue dell’Agricoltura sulla riforma della Politica agricola comune. “Oggi lo scenario di riferimento è sostanzialmente cambiato – ha sottolineato De Castro. Abbiamo bisogno di un’agricoltura capace di rispondere a questi cambiamenti e in grado di assicurare continuità agli approvvigionamenti e al contempo di fornire quei beni pubblici, come la lotta al cambiamento climatico, la salvaguardia ambientale, la coesione sociale, di cui tanto si parla in questi anni”.

Soprattutto, ha aggiunto, “abbiamo bisogno di un’agricoltura che sia sostenibile sotto il profilo economico”. Secondo De Castro, le recenti proposte della Commissione europea “sembrano andare nella direzione di contenere la produzione e non di promuoverla. Il carico burocratico per gli agricoltori, a parere della maggior parte dei gruppi politici, pare incrementarsi. Le misure per affrontare gli stati di crisi, e purtroppo ne abbiamo sperimentati molti negli ultimi anni, sembrano insufficienti”.

“L’iniziativa di oggi va nella direzione di avviare una riflessione congiunta, trasparente, che mi auspico possa non essere solo occasionale – ha concluso De Castro. Il dibattito ci aiuterà a ricercare assieme le convergenze per superare i limiti di questa proposta e dare risposte coerenti con la nuova realtà che stiamo vivendo”.

 

Secondo il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Saverio Romano "è positivo l’inizio di un negoziato sulla Politica agricola comune che avrà un percorso molto lungo, che coinvolgerà il Parlamento ed il Consiglio dei Ministri dell’Unione europea per decidere il futuro della nostra agricoltura. Pensiamo che sugli aiuti diretti e sulla distribuzione delle risorse non potrà non essere considerata la specificità italiana ed anche su questo tema torneremo a confrontarci con il Parlamento, che riveste un ruolo imprescindibile nel negoziato”.


“Gli agricoltori europei – ha proseguito Romano – hanno bisogno di migliorare la propria competitività per affrontare con successo il mercato globale. In quest’ottica dobbiamo avere più coraggio: sono necessarie misure più efficaci, soprattutto per tutelare la stabilità dei redditi. Occorre incentivare i produttori per concentrare l’offerta ed al tempo stesso è indispensabile migliorare il funzionamento della filiera agroalimentare. La Pac dovrà rispondere a tutte queste esigenze con una normativa più semplice, e quindi meno burocratica. La proposta attuale della Commissione, purtroppo, procede nella direzione opposta, delineando un sistema più complesso, lontano dalle esigenze delle aziende. Dobbiamo pertanto impegnarci per introdurre le necessarie modifiche al documento. Per questo lunedì prossimo, in occasione del Consiglio dei Ministri europei, torneremo a ribadire la nostra posizione, che mira a incoraggiare e a sostenere la produzione”.

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